Roma: Governo, Cirielli “Borsellino, alfiere legalità senza clamori”

“Sono trascorsi ventiquattro anni da quel 19 luglio 1992, quando un’autobomba esplose in via D’Amelio, uccidendo il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta. Una ferita profonda per tutti noi, uno degli attacchi più feroci alle nostre Istituzioni democratiche”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, responsabile del Dipartimento Giustizia del partito.“Oggi – aggiunge – onoriamo e ricordiamo l’impegno e la dedizione di un servitore vero dello Stato che si batteva per le sue idee senza clamori, senza fare politica, con gli atti giudiziari, senza cercare di fare carriera attraverso le amicizie o le inchieste giudiziarie, e per questo ha pagato con la vita. Il suo esempio ci spinga a continuare, senza mai abbassare la guardia, la lotta contro le mafie e la criminalità organizzata. Il coraggio e il senso del Dovere e dello Stato che uomini come Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, simboli di legalità e sacrificio, ci hanno lasciato in eredità indichino la strada per non smettere di chiedere verità e giustizia”.