Eboli: Cardiello “Fascia costiera, ancora zona serie B”

Sono trascorsi circa quindici anni dagli abbattimenti operati dalla giunta Rosania. Le amministrazioni che si sono susseguite nel tempo e i selfie man di Cariello avevano promesso che Eboli sarebbe diventata la Rimini del Sud Italia, con strutture ricettive, turismo e folle di bagnanti durante il periodo estivo. Spiace constatare che la realtà è un’altra: orde di stranieri fuori controllo, stipati in “lagher” da caporali senza scrupoli( l’ex Apoff è l’esempio lampante);prostitute che prendono servizio fin dalle prime ore del mattino; strade di collegamento, diventate vere e proprie mulattiere; micro discariche ovunque; una fascia pinetata abbandonata a se stessa e senza un progetto ampio di riqualificazione. Tutto questo è il risultato dell’indifferenza e della mala gestio targata Melchionda e adesso Cariello. Una zona di serie b isolata dal tessuto cittadino e con preoccupanti fenomeni di degrado sociale. I residenti sono letteralmente inferociti, costretti a vivere con il coprifuoco dopo le 19.00 serali. Abbiamo un dovere: ripristinare la legalità in quelle zone, ridare dignità a chi ci vive e bonificare le zone inquinate. Per farlo, occorre più sicurezza, maggiori controlli e una comunicazione costante con i residenti. Il consiglio comunale dovrà essere chiamato, prima di tutto, ad avviare immediatamente l’iter per uscire dal segmento SIC ( sito di interesse comunitario), quel maledetto vincolo burocratico che ci costringe a perdere ogni anno investimenti, anche stranieri. Nel mentre pretendiamo trasparenza per il rilascio delle concessioni demaniali rimanenti; pattugliamenti congiunti con tutte le forze dell’ordine presenti in Città e l’installazione della videosorveglianza.  Ben vengano le iniziative e gli spunti dei liberi cittadini attivi che, anche attraverso i social, stanno dando contributi fattivi per il rilancio della nostra costa.  Una nuova visione della politica, una nuova visione della fascia costiera che non può prescindere dall’ascolto delle grida di allarme della popolazione.
Avv. Damiano Cardiello
Capogruppo FI