Masera, suora missionaria
Padre Oliviero Ferro*
Le vedi dappertutto, silenziose o chiacchierando con qualcuno. Ma sono là, indispensabili. Entrano in tanti luoghi, dove il padre missionario non riesce ad arrivare. Hanno lasciato tutto, la loro famiglia e hanno messo la loro vita a disposizione dei fratelli, laggiù in Africa. C’è chi si prende cura di insegnare a leggere e a scrivere nei corsi di alfabetizzazione. Si fanno aiutare da animatori. E’ bello vederle, quando, con pazienza, seguono le mamme, che hanno sempre tante cose da fare, per aiutarle a capire che è importante. Devono conoscere i loro diritti e doveri. Non devono fare solo i lavori di casa. Poi le aiutano anche nel controllo delle nascite, nell’educazione familiare, nel gestire la casa, nell’insegnare loro come accudire i bambini, come fare da mangiare, utilizzando i prodotti della terra. Il miglior ringraziamento per loro è il vedere il sorriso delle mamme, quando dicono loro “aksanti, masera. Mungu akubariki” (grazie, suora, Dio ti benedica). Qualcuna poi lavora nei dispensari, piccoli ospedaletti. Là passano tutte le malattie del mondo: dalla malaria ai vermi, alle morsicature dei serpenti, alle partorienti, ai mal di stomaco, alle malattie della testa. Insomma, se un medico italiano volesse farsi un po’ di tirocinio utile, il consiglio è di andare a lavorare con loro. Imparerebbe tante cose che non si trovano sui libri. A questo aggiungono anche piccoli incontri di igiene e di pulizia della casa. Tutto aiuta per far crescere la persona. Naturalmente danno anche una mano in parrocchia per la catechesi, la visita delle famiglie, la visita degli ammalati. Sono sempre pronte ad ascoltare qualcuno. E, da ultimo, nei giorni di festa, fanno anche i dolci (delle splendide torte) per i missionari che, ogni tanto, si ricordano di ringraziarle. Sono le loro sorelle maggiori e a volte si permettono, fraternamente, di tirare le orecchie, ricordando loro che, se è vero che “non di solo pane vive l’uomo, ma anche della Parola di Dio”, non bisogna dimenticarsi di mangiare, altrimenti ci si ammala e…
*missionario Saveriano