Auletta- Pertosa: al via XXI ediz. Festival musica e cultura etnica “Negro”

Comincia oggi (venerdì 16 settembre), nelle Grotte di Pertosa-Auletta, in provincia di Salerno, la 21/a edizione del “Negro Festival”, la rassegna nazionale di musica e cultura etnica dedicata al tema “Integrazioni – incontri e incastri tra mondi musicali”: in una cornice ancestrale e magica – la grotta attraversata dal fiume “Negro” da cui prende il nome la rassegna – il palco del “Negro Festival” 2016 accoglierà un gruppo di artisti di calibro nazionale per il progetto “Stazioni lunari” (Ginevra Di Marco, ex voce dei Csi, Stefano “Cisco” Belotti, ex Modena City Rambler, Carlos Paz e Ziad Trabelsi, due delle voci principali dell’Orchestra Di Piazza Vittorio, Daniele Sepe e Peppe Voltarelli) chiamati a ripercorrere la tradizione della musica popolare con brani tradizionali di varie parti del mondo. Domani (sabato 17 settembre), invece, sarà la volta del tributo napoletano a “Creuza de ma” di Fabrizio De Andrè, con la poesia del genovese Faber riletta in chiave partenopea da Teresa De Sio, Enzo Gragnaniello, Francesco Di Bella e Maldestro. Il primo giorno di Negro, oggi (16 settembre), prosegue con Fiorenza Calogero (Palco Antrosuono, ore 21.30) che attraverso “Il pericolo dell’anima – Viaggio intorno alla tarantella”, mescola le sonorità del Mediterraneo tra canto e danza. Sul palco principale (ore 22.30) saliranno invece Sandro Joyeux (musicista francese) & Hugolini, giovane protagonista della scena fiorentina, tra world music e dj, per poi passare il microfono alle “Stazioni lucani”, in una fusione musicale che travalica stili e generi: c’è chi suona, chi contrappunta, chi armonizza con la voce, chi improvvisa, chi semplicemente sorride o si concentra nell’ascolto dell’altro. Il secondo giorno della rassegna (domani, 17 settembre) si apre sul palco di Antrosuono (ore 21.30) con Ginevra Di Marco – una delle voci femminili italiane più belle e amate, massima esponente della world music e del nuovo folk italiano – in uno spettacolo dedicato alla grande cantante argentina Mercedes Sosa, in cui ripercorre i momenti importanti della carriera de “la Negra”, attraverso le più belle canzoni da lei interpretate. Sul palco principale saliranno invece Vittorio De Scalzi & Renanera, che eseguiranno insieme brani in lingua lucana e in genovese, mischiando fonemi, ritmi ed espressività melodiche e ritmiche: non solo un progetto musicale ma un vero incontro di culture, che metteranno in collegamento Nord e Sud, proponendo brani che hanno al centro il dramma delle migrazioni e del Mediterraneo; a partire da quel “Creûza de Mä” di De André e Mauro Pagani, che ha rinnovato l’epopea della “world music” internazionale, eseguita in un’originale versione bilingue. Sempre in omaggio a Faber, alle ore 23.30 sarà la volta di “Na strada ‘miezz’o mare”. Il progetto di Dario Zigiotto (direttore artistico del Negro Festival) e Annino La Posta, fu realizzato per il comune di Napoli lo scorso anno, al Maschio Angioino di Napoli. A proporre questa versione al Festival ci sarà Maldestro (in trio) con “’A pittima”, Francesco Di Bella (in trio) con “Jamina”, Teresa De Sio (in trio), che nel 2011 fece una prima versione in napoletano di “Crêuza de mä” tradotta con il titolo che rappresenta il progetto ed Enzo Gragnaniello (gruppo completo) con “Sinàn capudàn pascià”, coordinati da Mimmo Maglionico, maestro concertatore del progetto originale. L’evento è dedicato a Maria Laura Giulietti, giornalista musicale e storica produttrice artistica di Teresa De Sio, scomparsa lo scorso autunno. L’edizione 2016 della rassegna, quindi fonde in un unico progetto artistico 75 artisti provenienti da tutto il mondo, per declinare il tema e l’aspirazione all’integrazione, culturale e sociale, prima che musicale, partendo dalle Grotte di Pertosa-Auletta (Salerno), primo rifugio dell’uomo primitivo contro le avversità e i pericoli, e oggi simbolico rifugio della cultura e megafono della voglia di pace e di fratellanza. L’offerta del Negro Festival – organizzato dal Comune di Pertosa con la direzione artistica di Dario Zigiotto – prevede anche la possibilità di visite e speleo-trekking, ed è anche l’occasione per gustare, in attesa dei concerti, i migliori prodotti tipici offerti dalla cucina locale, come il famosissimo Carciofo bianco, vera prelibatezza dell’area. Ancora una volta, dunque, il piccolo fiume che sorge e sparisce nelle grotte, per poi gettarsi dopo un breve tragitto, nel sottostante e più importante Tanagro, conferirà a questo stupendo angolo, un fascino creativo artistico e universale tutt’altro che bucolico. “Esplorando differenti angolature musicali, gli artisti – ha spiegato il direttore artistico, Dario Zigiotto – si proporranno in una sorta di palco-sharing, ‘integrandosi’ appunto, in un dialogo musicale tra diversità sonore e culturali, in un’ottica di confronto e di scambio che supera il concetto di vicinanza tra artisti diversi e tra set autonomi, per giungere a quello di incontro attraverso momenti di condivisione del palco”. Anche per la 21/a edizione è stato quindi “messo in campo un programma di altissima qualità e di forte impatto evocativo – ha spiegato il sindaco di Pertosa, Michele Caggiano – che si inserisce perfettamente nello stupendo scenario delle Grotte, e che ancora una volta valorizza la nostra splendida area, grazie al lavoro di tutti e dei tantissimi volontari, senza dei quali questa rassegna non sarebbe possibile”. “È la prima volta – ha dichiarato il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese – che condividiamo il progetto Negro Festival. Si tratta di un appuntamento di punta che si tiene nel nostro territorio al quale partecipano migliaia di persone, tra cui molti giovani. È un evento che arricchisce la nostra area. Ringrazio l’amministrazione comunale di Pertosa per averci coinvolto. Siamo soddisfatti per aver dato un contributo, anche di carattere finanziario, per consentire l’ottima riuscita del Festival. È anche questo il nostro ruolo, dare supporto a quelle istituzioni che creano valore sul territorio, condividendo un’idea concreta di sviluppo e promozione”. Il tema “integrazione”, a cui si ispira l’edizione 2016 del Negro Festival, “è nella missione della Fondazione MIdA. Quest’anno, nelle tre serate, con un’apertura straordinaria fino alle 24 – ha dichiarato il presidente della Fondazione MIdA, Francescantonio D’Orilia – presenteremo il nuovo Museo del Suolo. Quest’ultimo ‘integra’ il mondo ipogeo al mondo che viviamo ogni giorno, proponendo un singolare itinerario di conoscenza dedicato alla terra, e più precisamente a ciò che avviene in quei tre metri, fondamentali per la vita sul nostro pianeta, che dalla superficie si portano in basso. Il suolo, infatti, rappresenta quel mondo di cui siamo inconsapevoli ma che permette la nostra sopravvivenza. E come  Fondazione vorremmo sensibilizzare il popolo di Negro a questo importante tema”. L’ultima giornata della rassegna inizia (ore 21.30) con L’ensemble di Giuliano Gabriele – ospite di diritto in quanto vincitore dell’ultima edizione del “Premio Andrea Parodi” di Cagliari, di cui il Negro Festival è partner – con “The hypnotic Dance’s Time”, spettacolo che riunisce la musica delle  regioni  meridionali  in un  progetto artistico sperimentale, ancorato  alla  tradizione della  tarantella, soprattutto attraverso gli ipnotici tempi di danza. Sul palco principale (22.15) saliranno invece “Nando Citarella & Tamburi Del Vesuvio” in “Terra ‘e motus 20 th” per poi lasciare la scena a “The Klezmatics” & Roy Paci. I Klezmatics sono famosi per la loro capacità di mescolare lingue e sonorità diverse a partire dalle antiche melodie Yiddish, con influenze musicali diversissime, come gospel, punk, musica araba, africana e ritmi balcanici. A loro si aggiunge il mago siciliano della tromba, Roy Paci, accendendo aspettative frizzanti nell’incontro artistico tra lui e Frank London, il trombettista e leader dei Klezmatics. Percorsi underground: si potranno visitare le Grotte di Pertosa-Auletta, l’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, addentrandosi verso il cuore della montagna. Il fiume Negro nasce in profondità e offre un affascinante ed inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea. Le Grotte si estendono per circa tremila metri nel massiccio dei Monti Alburni, in un percorso ricco di concrezioni, dove stalattiti e stalagmiti decorano ogni spazio con forme, colori e dimensioni diverse, suscitando stupore ed emozione. A chi presenterà il biglietto del festival verrà applicata una riduzione. E’ possibile consultare gli orari e i percorsi sul sito www.grottedipertosa-auletta.it o la pagina FB Grotte di Pertosa-Auletta. Museo del Suolo: 1.500 mq di esposizione coperta, unica in Italia, e con pochissimi similari in Europa e nel mondo, che propone un singolare itinerario di conoscenza dedicato alla terra, e più precisamente a ciò che avviene in quei tre metri, fondamentali per la vita sul nostro pianeta, che dalla superficie si portano in basso. Visite gratuite fino alle ore 24:00. Rafting: nei pressi delle Grotte è possibile praticare attività sportive tra ambiente e avventura. In particolare, il museo MIdA 02 ospita il più grande centro dell’Italia meridionale di rafting “Campobase”: un’attività imperdibile con la natura per gustare un viaggio in gommone nel fiume Tanagro, carico di piacere della scoperta e dell’avventura.