Salerno: Touring Club a convention su Masuccio Salernitano

Masuccio, Tommaso: Salernitano, quel nobile Guardati, di cui ancora le ossa non si sa bene dove riposino. Non certamente a Salerno, contrariamente a quanto in un primo tempo presupposto: queste le conclusioni del prof. Pasquale Natella, studioso dell’autore del Novellino, che ancora resta avvolto nella leggenda per alcuni tratti della sua esistenza. Nativo di Salerno o di Sorrento, ancora i critici sostengono, mentre un’altra fronda convinta che nel cuore del centro storico della città, un tempo all’ombra dei Sanseverino, dove si ricoverò dopo il ritorno da Napoli. La convention, voluta dal Touring Club, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, coordinata dal direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo, per incisivizzare nell’antica location di Santa Maria de Lama, insuperbita dagli affreschi longobardi, il valore della cultura, al di là del tempo. In apertura, i saluti di Felice Bottiglieri, presidente del Club di territorio e di Giovanni Pandolfo, console regionale. Poi, gl’interventi critici dello storico Natella e del letterato Luigi Reina. I preziosi contributi, intervallati dalla lettura di alcune Novelle, grazie alla fine declamazione di Marcello Andria, direttore delle biblioteche universitarie, accompagnato alla chitarra dal prof. Matteo Cantarella, hanno incontrato il plauso di una numerosa platea, vivamente interessata. Tra le opere dell’architetto Giuseppe Villani, la sobria serata ha coinvolto anche numerosi allievi degl’Istituti d’Istruzione secondaria di 2° grado, insieme a numerosi esponenti culturali. All’invito hanno anche risposto diverse associazioni, che hanno così potuto visitare un sito storico della città, a pochi passi anche dalla Chiesa Santa Maria de Alimundo. Il carattere anticlericale del Novellino, comportò quasi l’ostracismo per il Guardati, in un momento in cui i venti della controriforma e dell’inquisizione soffiavano su saccenti tesi, non in riga con il dictat ecclesiale. Per tale motivo, giacchè fu arso il frutto delle sue fatiche letterarie, stimato licenzioso nei contenuti dissacranti, Masuccio non poteva essere ospitato in un edificio di culto. La tesi di Natella, nel rileggere anche l’architettura monumentale degli edifici nel centro storico, nel proiettare, con le slide, la dimora dove sarebbe nato Masuccio. Ancora, gli studi letterari, non pongono un punto fermo sull’umanista, che pagò con la polvere della scarsa fama, la libertà del suo pensiero. E questo, appannaggio comune ai geni: o soltanto a quegli uomini che non abbrutiscono il proprio andare, dietro le pieghe del tempo. Di Masuccio, la città, serba memoria storica attraverso il porto, la toponomastica. “Il Touring, nel costante sforzo associazionistico, di preservare la cultura e di promuoverne i germi- ha concluso Enrico Andria, responsabile del club territoriale-continua gratuitamente ad occuparsi del territorio ed a stilare calendari d’iniziative aperte a tutti. Grato alla fattiva collaborazione di tutti i soci, in particolare di Alfredo Salati, l’idea di dedicare la serata alla riflessione su Masuccio, per valorizzare quanto spesso rischiamo di non conoscere nella nostra città, pur avendo tracciato un’orma storica.”