Eboli: Cariello scrive protesta a Canale 5 per frase Signorini durante 3^ puntata “Grande Fratello Vip”
Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ha indirizzato una lettera ai responsabili redazionali di Mediaset, in seguito ad un’infelice frase pronunciata dal giornalista Alfonso Signorini in occasione della terza puntata dello show “Grande Fratello Vip” su Canale 5. «Chi pontifica dagli schermi televisivi nazionali dovrebbe avere l’accortezza di ponderare ciò che dice. Lunedì sera, in occasione della terza puntata dello show sulle reti Mediaset di “Grande Fratello Vip”, abbiamo ascoltato una frase che non rende merito alla storia, alla cultura ed agli sforzi di mantenere alti livelli di vivibilità e civiltà del popolo ebolitano. Proprio mentre stava criticando l’inopportunità di alcune frasi di qualche concorrente, uno dei quali addirittura squalificato, il giornalista Alfonso Signorini, opinionista della trasmissione di Canale 5, ha testualmente detto: «Guardando allo spaccato di questa casa ci sembra di assistere ad una Italia ferma ad Eboli, un’Italia arretrata». Voglio ricordare a Signorini che Eboli è una città dall’antica storia, una storia fatta anche e soprattutto di conquiste civili e traguardi sociali. E’ una terra che annovera intellettuali di primo livello, alcuni dei quali hanno segnato la storia, non solo in Italia. Voglio ancora ricordargli che le conquiste agrarie e gli insediamenti industriali, legati alla trasformazione dei prodotti della terra, hanno fatto di quest’area un approdo felice, anche dal punto di vista economico, da molto tempo, ben prima che altre zone del Paese, celebrate quali esempio di sviluppo economico e sociale, uscissero dai livelli di arretratezza ai quali li aveva costretti una storia vissuta non da protagonisti. Se anche volessimo assumere quale criterio di formazione di quella frase il capolavoro di Carlo Levi, voglio ricordare, sempre ad Alfonso Signorini, che il romanzo-cronaca di Levi indicava proprio Eboli quale “avamposto della civiltà”, non quale riferimento di arretratezza. Uno scivolone, quello dell’opinionista di Canale 5, arrivato proprio nella puntata in cui erano sotto giudizio le frasi inopportune ed offensive di altri. Difendo la mia terra, la mia città e la mia comunità, quarantamila cittadini residenti che non possono sentirsi definiti figli di un’Italia arretrata. Detto questo, invito Alfonso Signorini a visitare la nostra città, ricca di storia e fermenti culturali: sarà nostro gradito ospite ed assaporerà quale livello di civiltà e vivibilità esprime Eboli da sempre».