Maziwa, latte
Padre Oliviero Ferro*
Quando una mamma mette al mondo un bambino, subito si attacca a lei per mangiare. E non smette fino a quando non è pieno. Poi si addormenta tranquillo e la mamma lo può depositare su una stoffa e fare tranquillamente le faccende di casa. Ma quando lui si sveglia e si mette a strillare, è subito pronta per dargliene ancora. E’ un po’ della sua vita che entra nel cuore del suo bambino. Andando al mercato, se lo lega dietro le spalle e lui si lascia dondolare dai passi della mamma. Ma è subito pronto a chiederne ancora un po’. Il latte è la sua vita e non può farne a meno. Quando poi la mamma, a causa dei molti bambini, non ne ha più, c’è qualcun altro che ci pensa. Magari la nonna che non si dimentica di essere stata mamma. Oppure, deve andare a comperarsi il latte in polvere che non è buono come il suo. Le multinazionali alimentari stanno facendo di tutto per fare cambiare idea alle mamme, dicendo che il loro latte è il migliore. Ma i bambini hanno buon gusto e preferiscono quello della mamma. Purtroppo, loro diventano più forti e alla fine il papà, per non fare morire il bambino, dovrà rassegnarsi a comperare il latte in polvere. Purtroppo, anche le cose belle rischiano di finire un giorno.
*missionario saveriano