Mguu, piede
Padre Oliviero Ferro*
Quanti chilometri hanno fatto i piedi delle mamme e dei papà, dei giovani e dei bambini. Sono stanchi di camminare i piedi degli anziani. Dice la Bibbia che sono belli i piedi di coloro che annunciano la buona notizia. Io direi che sono belli anche quelli di coloro che faticano ogni giorno per fare vivere le persone. I piedi dei bambini, appena nati, che cominciano a sgambettare, che vogliono sentire il mondo sotto di loro. Non stanno mai fermi. Vogliono esplorare, conoscere. Cercano di camminare vicino alla mamma, perché sanno che darà loro da mangiare. Poi, piano piano, crescendo, con la borsa della scuola a tracolla, cominceranno a camminare verso la scuola: chilometri e chilometri a piedi, sotto il sole, la pioggia, a stomaco vuoto, ma con la voglia di andare sempre più lontano, dove i loro piedi li portano. E al ritorno a casa, non si dimenticano di giocare con un pallone di stracci o di plastica. I piedi sono sempre in movimento. Poi diventando papà e mamme, li utilizzeranno per andare a lavorare nei campi o nella grande città. Spesso senza scarpe o con ciabatte di plastica. Bisogna camminare, faticare, sudare e i piedi portano tutto il peso della giornata. Ma la domenica si scatenano nella gioia, nella danza, per dire grazie al Buon Dio. Si muovono in continuazione, felici di portare su di loro il corpo, ripieno di tante belle cose, donate dal Creatore. E poi, quando ci si avvicina alla sera della vita, i piedi sono ancora là per accompagnare piano piano da uno sgabello alla stuoia o al pasto coloro che hanno camminato per tanto tempo. Poi, finalmente, un giorno anche loro si riposeranno, pronti a danzare di nuovo con il Grande Camminatore, il Figlio di Dio, Gesù. Anche Lui li aveva utilizzati per dire a tutti che Dio ci ama, non si era stancato. Ora i suoi piedi accolgono quelli di ogni uomo e insieme con loro fanno un bel cerchio di gioia che non finirà più.
* missionario saveriano