Papa Francesco: Misericordia anche per i detenuti!
di Rita Occidente Lupo
Non cessa la Chiesa di Bergoglio di muoversi all’insegna della Misericordia universale, verso ogni categoria sociale. Sugli ultimi battenti di un anno di grazie straordinario, il Pontefice sposa la causa della reclusione, ricordando come l’errore non debba mai essere punitivo, per lasciar spazio al perdono. Chiede quasi un’amnistia ai vari governanti, laddove esistano le condizioni di ravvedimento dei singoli detenuti, per fruire di un atto di clemenza. Un tratto che rimanda a quel cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti, al soglio pontificio Pio IX, che si connotò come Pontefice riformista per il suo Dna liberale. Papa Francesco insiste costantemente sul perdono, per avvicinare anche le pecorelle smarrite all’ovile, nel momento in cui la Chiesa sembra quasi declinare ogni responsabilità etica. Intenta a dover mediare, adeguarsi, aprirsi a nuovi tempi e nuovi venti! Sicuramente Bergoglio, che ben conosce gli spaccati epocali, quando invita non alla manica larga, ma alla comprensione, ben consapevole anche di un’ampia fetta di cattolici integralisti, che si vedono sempre meno accolti in una nuova Chiesa, lontana dai vecchi catechismi! Più prodiga verso la pecorella smarrita,quando questa si pente e ritorna sui propri passi, che nella custodia di quella da sempre nel gregge! Probabilmente occorre una migliore conoscenza di quanto il Magistero porta avanti, senza che possano esserci strumentalizzazioni e travisamenti delle verità oggettive della fede, che il Papa argentino non ha minimamente alterato!