Salerno: sindacati su incidente mortale al Porto
Il gravissimo incidente mortale avvenuto nella tarda serata di ieri al porto di Salerno accende ancora una volta i riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro. Un’altra vittima del lavoro nei porti significa che gli sforzi prodotti sino ad oggi non sono sufficienti e si deve fare molto di più sul piano della prevenzione e della cultura della sicurezza, per garantire l’incolumità di chi ci lavora. Spesso gli ambienti ristretti e chiusi, dove operano contemporaneamente più mezzi e persone, sono quasi sempre la causa di fondo del ripetersi di questi tragici avvenimenti. Le nuove tecnologie e i ritmi operativi eccessivi rivolti all’incremento dei volumi delle merci movimentate aggiunte a tempistiche sulla rapidità di esecuzione sempre più compresse aumentano il rischio di incidenti rilevanti e spesso, troppo spesso mortali. Si tratta di attività che meritano un’altissima attenzione e concentrazione sul lavoro e che risente di pressioni sui lavoratori e in alcuni casi si travalica l’aspetto legislativo e contrattuale, non rispettano l’ordinario orario di lavoro, convinti, a torto, che la sicurezza venga dopo la produttività e il profitto. Per questo ci appelliamo alla sensibilità dei lavoratori, degli operatori e degli organismi di vigilanza affinché ognuno per la propria parte, le proprie peculiarità e responsabilità eserciti, e si senta libero di farlo, le funzioni che gli sono attribuite. Nell’era della cybersecurity, con la quale si pensa di garantire protezione alle infrastrutture ma anche di migliorare la sicurezza del lavoro, noi ci interroghiamo in maniera meno “tecnologica”, sul perché ancora oggi, nonostante si sia concluso da tempo il confronto tra le parti sociali ed i Ministeri competenti, i Governi che si sono succeduti non hanno provveduto ad emanare i necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, ripetutamente sollecitato dalle Organizzazioni Sindacali, ed in particolare i regolamenti attuativi del D.L. 57/12 “Sicurezza nei luoghi di lavoro settore trasporti e microimprese”. Per quanto sopra, vista l’avvenuta riforma della portualità che a brevissimo metterà più porti in stretta correlazione tra loro tramite le Autorità di Sistema Portuale, esigiamo l’attenzione dovuta delle Istituzioni e l’ascolto necessario per le istanze dei lavoratori affinché non si ripetano più incidenti drammatici come quello di ieri. Oggi è un’altra giornata di lutto e vogliamo rappresentare tutto il nostro cordoglio e la vicinanza alla famiglia del nostro collega Lino, che purtroppo ci lascia a soli 34 anni. La dinamica e le relative responsabilità non renderanno meno pesante il dolore della grave perdita ma sono indispensabili per valutare dove è necessario intervenire per evitare che quanto accaduto non si ripeta ed impegni tutti ad affermare il diritto ad un lavoro più sicuro. Pertanto, le Segreterie Nazionali invitano tutte le strutture a promuovere iniziative di promuovere e indire forme di sciopero di almeno un’ora e/o assemblee di tutti i lavoratori dei porti (Autorità Portuali, imprese ex artt. 16, 17, 18 L. 84/94) più consone alle rispettive esigenze nella giornata di domani 24 novembre 2016 in segno di lutto.