Alcune Leggi non sono uguali per tutti
Salvatore Ganci
Degli ignoti hanno bloccato i mezzi pubblici, fatto uscite i passeggeri e il conducente, poi versato della benzina all’interno e appiccato il fuoco. Questo è successo recentemente a Napoli.Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, gli agenti dell’ufficio di prevenzione generale e della Digos, che ora indagano sull’accaduto. L’azione dimostrativa potrebbe essere legata al mancato incontro che si doveva tenere ieri in prefettura alla presenza di rappresentanti del governo. La scorsa settimana alcune persone diedero fuoco a dei cassonetti dei rifiuti.”Non prenderemo più quei 500 euro al mese del progetto Bros che comunque non risolvevano i problemi nostri e delle nostre famiglie. E’ comunque un brutto segno da parte del governo nazionale e delle istituzioni locali, la completa indifferenza nei confronti di decine di migliaia di disoccupati napoletani”, dice un disoccupato organizzato,” (ovviamente) “estraneo al rogo dei bus.”.Mentre leggevo questa notizia su un foglio on line (dopo che la TV l’aveva trasmessa “senza immagini”) mi sono venute un paio di riflessioni “maligne”: quando mia moglie (qui al Nord) fu licenziata per chiusura della struttura dove non disdegnava un lavoro che altri disoccupati non avrebbero fatto, scoprì all’INPS (a parità di età e requisiti) una disparità di mesi di sussidio di disoccupazione tra nord (6 mesi) e sud (12 mesi). Ma l’INPS non è un ente nazionale? Le Leggi della repubblica non valgono allo stesso modo in tutta Italia? Ma allora, se il sogno ormai mitigato di Umberto Bossi di tre Repubbliche Federali si avverasse, chi ricomprerebbe gli autobus bruciati a Napoli? Sono certo che i cosiddetti “disoccupati organizzati” credono più di tutti gli altri (come il presidente Napolitano) nell’indivisibilità dell’italica allegra compagnia. Lascio volentieri questa riflessione a chi non cerca un lavoro che non sia adeguato alle sue qualifiche e va in giro con una tanica di benzina.