Aversano: il grande tessitore dell’UdC
Un giorno di tanti anni fa, agli inizi degli anni ’90, nei locali di TV Oggi, mi ritrovai a parlare di politica prima di una trasmissione con Salvatore Aversano (già allora mio vecchio fraterno amico!!). Era da poco stato eletto consigliere regionale e parlando del più e del meno gli chiesi qual era la cosa più importante che stesse facendo in quel periodo. Mi rispose laconicamente dicendo: “Sono il consigliere politico del ministro” e per ministro intendeva ovviamente Carmelo Conte. Era l’epoca del grande travolgente successo socialista e della grande battaglia del PSI contro la DC, soprattutto la corrente di base di Ciriaco De MIta. Rimasi attonito, ma la secca risposta mi aveva trasmesso tutto il fascino di quel ruolo. Poi la presunta tangentopoli travolse tutto e tutti e delle grandi strategie politiche si perse ogni traccia. Dopo alterne vicende e la dimostrazione di saper essere anche un ottimo manager nella conduzione di Salerno Manutenzioni, Salvatore Aversano è finalmente ritornato alla politica attiva. Il suo carisma, la sua pazienza, la sua perseveranza, il fatto di saper ascoltare gli altri lo metteranno certamente nella posizione più facile e difficile al tempo stesso, quella di consigliere politico che a lui piace di più. E per una strana sorte del destino, nel rituale dell’odio e dell’amore, probabilmente Salvatore Aversano sarà, se non lo è già, il “consigliere politico” di Ciriaco De Mita perchè, come è noto a tutti, dopo aver rotto ogni indugio e con grande fiuto il “nostro” si è schierato con l’UdC. Partito che sta già riscuotendo uno straordinario successo di consensi dopo aver pilotato la vittoria di Cirielli alle ultime provinciali. Una serie di passaggi improvvisi, di movimenti di flussi elettorali, di grandi elettori e di amministratori in carica sta caratterizzando questa stagione come la più fruttuosa per le trasmigrazioni politiche e partitiche. Se si analizzano i vari passaggi e le zone in cui sono avvenuti o stanno per avvenire ci si rende subito conto che non è estraneo a tutto questo sommovimento lo zampino di Salvatore Aversano che negli anni ’80 aveva tessuto una sterminata tela di cosensi su tutto il territorio provinciale. Ma andiamo con ordine. Il passaggio più eclatante è senza dubbio quello del sindaco Luigi Cobellis di Vallo della Lucania, potrebbe servire a riavvicinare addirittura Antonio Valiante all’uomo di Nusco. Rocco Cimino di Teggiano, già consigliere provinciale del centro sinistra, è già approdato nelle fila dell’UdC. L’avv. Corrado Matera, vice presidente del Parco Naz. Cilento e Vallo di Diano, esponente storico del centro sinistra è già sulla strada giusta verso Nusco. Potrebbero seguirlo, in rapida successione, la commercialista Maria Consiglia Viglione e Arsenio Pecora (ex sindaco di Sant’Arsenio e ora nemico giurato di Donato Pica) già candidato al Parlamento Europeo. E c’è anche Angelo Giffone (ex sindaco di Teggiano) che è già dell’UdC essendo stato candidato alle ultime amministrative. A Sassano prende sempre più quota un movimento UdC capeggiato da Vincenzo Cammarano e Luciano Loguercio con l’aggiunta del grande portatore di voti Francesco Petrizzo (il più votato nelle ultime comunali, anche più dell’ex assessore provinciale Gaetano Arenare). Dulcis in fundo la posizione di Angelo Paladino (ex assessore provinciale PD all’ambiente) che per il momento è stato parcheggiato in lista di attesa anche se lo stesso ha già dato prova di buona affidabilità avendo messo in crisi il rapporto Cirielli-Romano per via della vicenda della Reneal (la rete delle agenzie ambientali provinciali italiane) legata al rinnovo della carica di presidente. Carica che Cirielli voleva affidare a Daniele Filizola, bloccato da Giovanni Romano che ha imputato a Filizola di non aver riunito l’assemblea dell’Ageas per l’indicazione del rappresentante in Reneal. Quindi, per il momento, Paladino è sempre in sella, anche se ancora per poco. In dirittura d’arrivo anche l’attuale sindaco di Atena Lucana Sergio Annunziata, almeno così dicono i bene informati sugli antichi rapporti tra l’Annunziata ed Aversano. Per non parlare del passaggio, dato per scontato, dell’ex sindaco di Baronissi Franco Cosimato. Il vero capolavoro, però, Salvatore lo ha messo a segno a Salerno città. Due suoi amici personali sono già passati nelle fila dell’UdC: Franco Massimo Lanocita e Aniello Salzano. Quest’ultimo potrebbe anche fare da rompighiaccio per una riconciliazione epocale tra Giuseppe Gargani e il suo pigmalione Ciriaco De Mita. Ma molte altre cose bollono già in pentola, si parla addirittura di tre sindaci del Cilento già pronti sulla rampa di lancio. A monte, come sempre, c’è un errore di valutazione politica commesso da Edmondo Cirielli. Ma di questo ne parlerò in un prossimo approfondimento. Per il momento è il caso di registrare la debacle del Consiglio Provinciale provocata proprio dagli esponenti dell’UdC.
A questo punto dobbiamo sperare solo in un capitano Achab!
… ma un Achab vincitore, naturalmente.
Qui ad Eboli, gira voce che anche Cuomo e i suoi, se esplulsi dal PD siano pronti a passare nell’UDC…
Ma come mai il signor Aldo Bianchini non si è interessato minimamente delle primarie del PD e di quanto sta accadendo al Comune di Eboli?
Il ritorno di Aversano… chi non muore si rivede