Fumetti addio!
Leggere un fumetto, strizzarsi dalle risate, arrendendosi alle onomatopee di sorta. Una striscia, per un relax assicurato. Ed i personaggi, miti. Quelli di un tempo, inesistenti, ma fantasmagorici, oggi non esistono più. Inversione di tendenza nei gusti, nei modelli dell’infanzia e non solo. Quanti adulti consolati, prima della siesta pomeridiana, dalle vicissitudini del muscoloso Braccio di Ferro, 80 primavere sul suo calendario anagrafico quest’anno. Gustando non solo gli spinaci, da qualcuno poi sentenziato trattarsi di marjuana, ma le strapazzate con l’ossuta Oliva, fidanzata di scarno peso. Per nulla civettuola, coma la papera disneylana. Infatti, dalla matita di papà Walt, il topo più amato del mondo, Topolino, insieme allo sventurato Paperino, traq bizzarre avventure con gl’insuperabili nipotini Qui, Quo e Qua, sempre incollati alle piume. Tra gli occhi dolci e le lunghe ciglia di Paperina. Oggi, quasi affidati alla memoria del ricordo, relegati in soffitte, ben stipati in valigie di cartone, i mitici super eroi, amici fedeli di passate generazioni. Il nuovo cartoon privilegia altri personaggi. Diverse le figure che fomentano guerriglie e violenze. Macabri figuri, spesso riecheggianti la notte di Halloween, non solo per il tetro dgli abiti. Insomma, ai nuovi pargoli ed agli adulti, ancora con il desiderio di volersi viziare con la lettura del sano fumetto, le nuvolette sbuffanti ed i singulti simulati non dicono più nulla. Un sottile desiderio di violenza, di lotta, di ferocia, attanaglia i nuovi super eroi. Tempora mutantur. Ed anche al maldestro Braccio di Ferro, omino Michelin senza tempo, la pipa di radica s’è spezzata, come la canotta da marinaio, ormai logora. Per Paperino poi, ormai iella peggiore non poteva capitargli. Nato sotto una cattiva stella, non solo i soldoni non ha mai potuto spillarli al forziere dell’avaro zio Paperone, ma neanche la sorte, gli ha mai teso una mano. Immortandolo in ogni tempo. Cose che succedono ai paperi. Ormai d’altri tempi!