Mercato San Severino: “Io e Oriana” Magdi Allam “Pericolo Islam”

MariaPia Vicinanza

Degna chiusura della Festa dell’Ambiente e dello Sport, organizzata da Luigi Pergamo, segretario nazionale della Lega per l’Italia, a margine della sagra dei prodotti tipici a Costa. Con l’ospite che da qualche anno arricchisce l’evento con la riflessione contemporanea. Infatti, il noto editorialista de Il Giornale, Magdi Cristiano Allam, già vice direttore del Corriere della Sera e febbrile scrittore, che ha iniziato ormai da tempo una vera e propria crociata anti-islamica, da quando ha dato le spalle alla sua fede di un tempo, abiurando all’Islam,  ha presentato al pubblico il frutto della sua recente fatica letteraria “Io e Oriana.” Un libro scritto a quattro mani per degli aspetti, nel quale il confronto con la Fallaci, ha rinforzato la linfa dell’autore nel portare avanti la tesi che l’Islam, pericolo incombente, sfatando l’errata convinzione che non sia nocivo se moderato.  Magdi, dopo anni di tale fede,è  approdato alla fede cattolica,  ricevendo anche il Battesimo da Papa Benedetto XVI. “Perchè la violenza insita nel Corano- ha rimarcato- non s’addice a chi dovrebbe professare una religione per il bene sociale, come nelle righe evangeliche”. Di qui la consapevolezza che l’odio islamico, tra le righe del testo sacro del profeta Maometto. Alla luce dei recenti attentati, che continuano a mettere in serio pericolo il mondo, dinanzi all’avanzata terroristica, che rivendica stragi ed orrori, in nome di un occidente da islamizzare, Magdi ha messo in guardia da quanti portano avanti la tesi che non sia il Corano, a dettare tali crimini kamikaze. Prossimo obiettivo L’Italia? La domanda posta dal direttore del nostro quotidiano, Rita Occidente Lupo, che ha intervistato Magdi a microfono aperto. La risposta chiara e netta dell’autore: “I Musulmani intendono islamizzare anche Roma, per cui le notizie dei giorni scorsi, in merito all’allerta per il Santo Padre, non infondate”. Nitidi i ricordi di Magdi sulla Fallaci: donna autoritaria per degli aspetti, profondamente convinta di dover rivendicare le sue radici italiane, al punto da issare sulla sua dimora toscana il tricolore svettante. Una Oriana che per motivi di salute dovette rinunciare ad una sua vita in prima linea, all’indomani della scoperta del cancro. “Ma con la quale il fitto dialogo ispirò le pagine di questo mio libro, inizialmente il titolo doveva esser diverso, sotto sorta di mia intervista a lei. A dieci anni dal suo decesso, giacchè tra noi quel feeling intellettuale e spirituale da dirmi, scegliendomi come erede del suo credo: <<Più ti leggo, più ci penso, più concludo che sei l’unico su cui dall’alto dei cieli o meglio dai gironi dell’inferno potrò contare. Bada che t’infliggo una grossa responsabilità>>.  Lei interpretava nell’Islam la radice del male, di cui son assertore convinto. Oggi che l’Italia accoglie una mole d’immigrati, i pericoli notevoli. Un attacco in casa nostra? Sarebbero folli giacchè hanno il lasciapassare per potersi muovere liberamente sul nostro territorio e la legislazione odierna, li tutela anche con forme assistenziali che drizzano lo sdegno di tanti italiani, alle dure strette con la crisi imperante anche occupazionale. Occorre secernere e filtrare gl’ingressi nel Paese, perchè cellule terroristiche potrebbero chiaramente mescolarsi a quanti realmente si lasciano alle spalle situazioni sociali belliche e precarie.” Al talk show, che ha incassato ancora una volta il corale plauso della piazza, s’è unita l’assessora comunale Angela Boccia a preludio dell’intervento del Sindaco Antonio Somma, che ha stigmatizzato come gli enti locali si ritrovino, tra mille incombenze burocratiche, anche a dover fronteggiare il problema dei flussi ed a dover gestire al meglio politiche sociali anche drizzate ad immigrati, tra l’affanno dei Piani di Zona, non sempre alfieri di svariate richieste delle fasce deboli.