Salerno: CGIL, manifestazione per extracomunitari
Tantissime persone, sindacalisti, rappresentanti del mondo dell’associazionismo, rappresentanti politici ed istituzionali e lavoratori hanno partecipato, questa mattina, al presidio in Piazza Amendola, in città, organizzato dalle CGIL di Salerno e della Campania. La manifestazione è stata promossa in seguito alla decisione della Questura e della Prefettura di tradurre in caserma gli extracomunitari che avevano trovato ospitalità presso il comune di Sicignano. Alle ore 12.30 Prefetto e Questore hanno convocato una delegazione per discutere della situazione. Al tavolo erano seduti Michele Gravano, segretario regionale CGIL Campania, Franco Tavella, segretario generale CGIL Salerno, Anselmo Botte e Clara Lodomini della segreteria provinciale CGIL, altri esponenti di categoria sindacale e figure istituzionali. Dopo un confronto durato circa due ore si è stabilito di istituire due tavoli istituzionali: il primo tra le organizzazioni sindacali e le parti datoriali agricole per affrontare le problematiche relative all’emersione del lavoro nero ed al contrasto del fenomeno del caporalato, al fine di individuare percorsi di regolarizzazione nel rispetto della normativa nazionale ed europea; il secondo teso a risolvere il problema abitativo attraverso il coinvolgimento degli Enti Locali e della Regione Campania per avviare una reale politica di accoglienza. “Rimane aperta la frattura che si è determinata a seguito dell’iniziativa di Sicignano, evitabile ed inopportuna vista anche la sede istituzionale nella quale gli immigrati venivano ospitati – ha commentato subito dopo Franco Tavella – Ora è necessario colpire con determinazione i tanti caporali e sfruttatori che nella Piana del Sele utilizzano manodopera extracomunitaria. L’autorevolezza dello Stato va esplicitata non soltanto nei confronti degli immigrati irregolari, ma anche verso chi si serve e sfrutta una condizione di disagio dando vita ad una nuova forma di schiavitù.”.