Roma: Governo, Gerusalemme, immigrazione, Scilipoti Isgrò “UE, venuta meno carità cristiana, investire in Paesi poveri”

“La comunità internazionale non è stata ancora in grado di risolvere il problema dell’immigrazione, tant’è che il flusso degli sbarchi, in particolare sulle coste italiane, spagnole e greche, non è stato ancora frenato.  E’ urgente quindi cambiare la strategia adottata, dato che molti centri di accoglienza sono al collasso e numerosi governi, come quelli di Roma, Madrid e Atene, si trovano in forte difficoltà per affrontare, in modo adeguato, tale emergenza”. Lo ha dichiarato oggi l’esponente dell’assemblea parlamentare della Nato, Scilipoti Isgrò, nel suo intervento a Gerusalemme durante la conferenza internazionale Parlamento & Fe. “La carità cristiana – aggiunge il senatore di Forza Italia – è venuta meno soprattutto nell’Unione Europea in quanto ha abbandonato i suoi membri in maggiore difficoltà. Bruxelles, insieme a tutte le istituzioni internazionali, dovrebbe finanziare lo sviluppo agroalimentare nei paesi poveri e la costruzione di pozzi per soddisfare il fabbisogno idrico. Potrebbe incentivare inoltre le piccole e medie imprese europee  affinchè investano nel settore agricolo e in quello dell’artigianato in tali realtà, consentendo un adeguato sviluppo economico, la cessazione dei conflitti locali, un notevole miglioramento climatico e un conseguente maggiore benessere sociale che stimolerebbe i residenti a non fuggire più da quei territori. Questa nuova strategia – conclude Scilipoti Isgrò – dovrebbe essere promossa dall’ Unione Europea, insieme alla Russia e agli Stati Uniti e con la collaborazione di apposite iniziative parlamentari, che potrebbero essere organizzate nell’immediato futuro, finalizzate a velocizzare la sua realizzazione e ad assistere lo sviluppo delle procedure volte a un efficace controllo democratico di quei paesi”.