Salerno: la famiglia carmelitana domani ai funerali di Casolaro
Non si può morire senza colpa. Perchè qualcuno ti sopprime senza esserne perfettamente lucido. La tragedia del Lungomare, che ha stroncato la vita a Mario Casolaro, interroga sotto le Luci della città. Che non camuffano la violenza che serpeggia. Anche se l’accaduto, con i toni dell’assurdo, poteva capitare a chiunque. Un omicidio consumato in una mattina tranquilla, quando il mare se ne sta quieto dopo la pioggia. E gli anziani si alzano lesti, per dedicarsi alla passeggiata mattutina, per sgranchire le gambe. Casolaro era una brava persona. Questo afferma decisamente chi l’ha conosciuto. Dopo anni di lavoro presso il nosocomio salernitano, i suoi oltre settant’anni arzilli, gli consentivano di dedicarsi ad altro. Religioso non dell’ultim’ora, devoto principalmente della Madonna del Carmine, in occasione dei festeggiamenti, sempre tra i primi a collaborare. Padre di due figli, sempre affabile e gentile. Disponibile con tutti. Una vita consumata tra famiglia e lavoro, con quei principi religiosi che non l’hanno mai abbandonato. Una morte inaspettata la sua, che fa vacillare anche la fede. Uno di quei momenti in cui ci si chiede Dio perchè non abbia impedito il gesto del giovane insano, in trattamento psichiatrico già da tempo. Ed ancora, perchè mai proprio a Mario dovesse essere drizzata la foga omicida. Interrogativi che non hanno risposta, per noi uomini in terra che spesso, guardiamo tra la terra ed il mare, cercando di capire il senso dell’esistenza. Per Mario, senza dubbio, una pace migliore da quella che la terra gli ha riservato. I suoi funerali, domani alle ore 16,00, presso la Chiesa di Maria SS. del Carmine, nel rione Carmine, dove lui abitava, tra amici, familiari, conoscenti, fedeli e gente comune, ancora attonita per la fine di un uomo che per tanti, l’umiltà d’andar a testa bassa tra gli uomini, senza pretese di sentirsi grandi! Addio Mario!
E’ con sommo dolore che apprendo della tragica morte di Mario Casolaro, siamo stati amici fin dall’infanzia in via F. La Francesca, era veramente una cara persona, un bravo ragazzo.
Porgo ai fratelli e ai suoi familiari i miei più sentiti sentimenti di cordoglio e di affetto.
Ariberto Salati