Paestum: chiusura di turismo euro-mediterraneo
Con la tavola rotonda sulla “Valorizzazione turistica del patrimonio archeologico-monumentale del Mediterraneo” si è chiusa a Paestum, nell’ambito della XII Borsa del Turismo Archeologico, la due giorni dedicata al turismo Euro-Mediterraneo organizzata da CTS, Società Geografica Italiana e Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello. L’incontro, coordinato da Tulli D’Aponte dell’Univesrità degli Studi di Napoli, è stato introdotto dal Sen. Alfonso Andria, Presidente del CUEBC che ha sottolineato la necessità di investire di più e meglio nella formazione che deve guardare ai pluralismi del turismo e alle nuove e differenziate forme in cui esso oggi si declina. Nel 2025 il numero di arrivi internazionali nell’area mediterranea dovrebbe superare i 206 milioni che aggiunti ai 107 milioni del turismo domestico, dovrebbe portare il numero complessivo degli arrivi nelle regioni costiere del Mediterraneo al di sopra dei 312 milioni di turisti. Una quantificazione, quest’ultima,che obbliga ad un’ulteriore riflessione: può il Mediterraneo, sia pure in prospettiva,sostenere questo tipo di crescita? “La risposta – ha continuato Andria – è direttamente connessa alla possibilità di costruire un modello alternativo di turismo basato sulla diversificazione dell’attrattività, sulla redistribuzione spaziale dei flussi turistici e sul rispetto dei valori ambientali e culturali del territorio”. Dello stesso avviso è Franco Salvatori, Presidente della Società Geografica Italiana, che ha marcato con forza il contributo di alto profilo che enti ed organismi come SGI, CUEBC e CST possono offrire al comparto, rendendo “un servizio strategico per gli interessi del turismo e del Paese”. Il dibattito si è avvalso degli autorevoli interventi del Consigliere del Ministro del Turismo Armando Peres, che ha ricevuto dal Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli una targa in ricorda della edizione 2009 della Borsa, di José Manuel Del Rio Carrasco, Sottosegretario Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, Umberto Pappalardo dell’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”. Le conclusioni sono state affidate all’Assessore al Turismo della Regione Campania, Riccardo Marone, che ha evidenziato come il ricco e vasto patrimonio archeologico monumentale rappresenti da un lato, ponga un problema di gestione unitaria e dall’altra, il plus competitivo della Campania in Europa e nel Mediterraneo.