L’Italia attraverso gli occhi degl’immigrati

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“Che schifezza, che vergogna, da noi non è così!” Le parole concitate di Oxana, ucraina ultraquarantenne, che vive da vari anni in Italia con la sua famiglia. Venuta qui per lavorare con una figlia coniugata ed il marito, entrambi sordomuti e col piccolo Luigi, il nipotino di pochi anni che frequenta l’Istituto Smaldone di Salerno. Oxana s’è ben inserita, lavora sodo l’intera giornata, dividendosi tra l’assistenza ad un’anziana, che le frutta il permesso di soggiorno e pulizie spicciole, per arrotondare le varie spese. “Sono sconvolta da quello che apprendo alla televisione su Marrazzo- dichiara-. Da noi di droga, gay, trans, non si sente alcunchè. La gente è povera, ha bisogno di lavorare, quindi non può assecondare tali vizi. Divorzi, adozioni di figli da parte di coppie gay, mi sembran cose dell’altro mondo. Da noi il matrimonio è sacro. Mio marito, si ubriacava, ma io non l’ho mai tradito, anzi l’ho assistito finchè ho potuto. La stessa mia madre, vedendolo alcolizzato, irrimediabilmente distrutto dalla bottiglia, più volte m’ha esortata a sciogliere l’unione. Ma io ho sempre sperato che lui uscisse dall’ubriacatura, che ritornasse normale. Da noi la donna resta a casa col marito e condivide con lui il lavoro. Svolge ogni compito. E’ solo la miseria che viviamo la molla per emigrare. Com’è stato nel mio caso. Altro che trastulli e fantasie erotiche. Certamente la prostituzione anche da noi c’è. Anche se in misura minore e ben transennata in luoghi chiusi. Molto limitata. Credo che qui non ci siano orizzonti positivi per i giovani. Adolescenti che si fidanzano presto, coppie che si salutano dopo pochi mesi di matrimonio, ragazzi indolenti negli studi, violenza che dilaga, droga che serpeggia. La normalità che c’è in Ucraina, qui dov’é? Questo sarebbe il bel Paese? Una confusione di ruoli e di persone, uno scenario che non dà serenità ai giovani. Mi hanno disgustato le tante storie sentite dalla tv in questi giorni. Tanti trans alla ribalta, per quale motivo? Perchè tanto spazio ad una realtà  sudicia di prostituzione? Quali valori ha l’Italia oggi da trasmettere a noi immigrati?”

6 pensieri su “L’Italia attraverso gli occhi degl’immigrati

  1. Penso che gli immigrati non dovrebbero criticare l’Italia perchè sono ospiti e dovrebbero comportarsi da tali rispettando noi e il nostro paese , ma dato che non ci mostrano alcun rispetto quello che io mi domando è il perchè non se ne tornano nel loro di paese se è così perfetto cme dicono!!!

  2. Purtroppo, nel nosto Paese, succedono tutte queste cose (ad esempio il caso Marrazzo) ma è anche vero che nella maggior parte di questi casi ci sono come protagonisti degli immigrati. Sono moltissimi gli esempi, basta pensare ai trans nel caso Marrazzo, ma anche alle moltissime prostitute che ci sono in Italia, agli spacciatori di droga…. A volte mi viene da pensare: “Perchè queste cose non le fanno nel loro Paese?” Secondo me nel loro Paese molte di queste cose non succedono anche perchè le loro leggi sono molto più severe delle nostre….Io penso che gli immigrati, possano venire nel nostro Paese, ma a patto che svolgano un lavoro “pulito” e non siano sempre al centro di questi episodi.

  3. Come mai, data l’integgerrima onestà delle donne ucraine, molti dei divorzi che si verificano nel nostro Paese, sono dovuto a loro? Mi sembra strano che la signora in questione non ne sappia nulla! Ma smettiamola con questi falsi moralismi! Adesso arrivano anche a farci la predica! Che ipocrisia!

  4. L’immigrazione è purtroppo un grave problema Italiano. Bisogna arrestare questo flusso di immigrati che tentano in ogni modo di raggiungere l’Italia. Il Governo dovrebbe attuare una serie di procedimenti per rispedire (dopo un’anno di permanenza in Italia, allo scopo di cercare lavoro) tutti gli immigrati disoccupati. Perchè se queste persone non lavorano, in qualche modo dovrann pur vivere! E non è facendo l’elemosina che si guadagna quello che è un piatto sostanzioso di spaghetti. Quindi tutti gli immigrati che non trovano lavoro, per avere dei soldi e quindi vivere,entrano nel mondo della droga, della prostituzione,dell’illegalità ,dove la scalata al vertice è molto facile. In genere gli strupri commessi in Italia (almeno quelli che sento al TG, e non vi parlo di 1 TG perchè ne ascolto diversi e tutti dicono la stessa notizia)almeno il 60% degli strupri è causato da immigrati o extracomunitari!Una situazione intollerabile che sfocierà, tra qualche anno, in una guerra “civile” attuata dai cittadini Italiani,stachi delle NON-RISPOSTE DEL GOVERNO.
    Io dico: NO ALLE PROSTITUTE IN STRADA, SI ALLA RIAPERTURA DELLE CASE CHIUSE, come soluzione al problema della prostituzione!

  5. Sono sostanzialmente d’accordo con quanto dice Michael. Aggiungo che, a volte, l’elemosina data non viene spesa per il piatto di spaghetti ma per comprare birra e alcolici con cui ubriacarsi. I segni dei comportamenti nefasti sono ben visibili in alcune zone della città, soprattutto di primo mattino: chiedere agli operatori della N.U.. Responsabili sono soprattutto, o quasi esclusivamente, immigrati dell’ est-Europa.
    A piazza Ferrovia l’amministrazione comunale, qualche tempo fà, dovette far rimuovere le panchine in legno che erano state installate sul sagrato della chiesa, in quanto erano diventate infruibili, a causa del fetore e dei versamenti di birra che lasciavano segni indelebili sulle assi di legno.
    Alcune osservazioni della signora Oxana sono giuste, sicuramente ci saranno delle differenze tra la situzione interna dell’ Italia e quella dell’ Ucraina, ma bisognerebbe evitare di magnificare eccessivamente il proprio popolo. Sembrerebbe, infatti, a sentir parlare tantissime donne italiane, che il comportamento delle sue connazionali ucraine non sia proprio irreprensibile, se è vero che vengono considerate, il più delle volte, delle “sfasciafamiglie”. Il lusso e le comodità, infine, sono diventati un modello di vita anche per le signore dell’ Est.
    Tutto questo non può certo indurci ad un’autoassoluzione, anzi lo sfacelo morale del nostro Paese deve indurci a una profonda riflessione.
    La signora Oxana, dal canto suo, non si illuda troppo. Il decadimento morale, ce lo insegna la storia, va quasi sempre di pari passo con il progresso materiale della società e con la crescita del benessere, condizioni alle quali l’ Ucraina non è ancora pervenuta.

  6. Salve, sono di Cava dé Tirreni e volevo dire a tutti che la sig.ra Oxana la conosco benissimo e farebbe meglio a non criticare…. fino a prova contrario sono proprio le donne ucraine a fare le orgette nelle loro ore libere, fuori dal lavoro. Inoltre é più facile ammalarsi di AIDS con una di loro che nemmeno con una prostituta, la quale ci tiene a metterti il preservativo. Non venite a mangiare nel nostro piatto quando poi ci sputate dentro!

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