Scafati: sospeso il Bonus Amico, travisata l’iniziativa
Sospeso il Bonus sociale per le situazioni di estrema indigenza approvato dall’Esecutivo del Sindaco Pasquale Aliberti con delibera n.223 del 20.11.09 avente ad oggetto “Erogazione contributi straordinari mediante buoni sociali alle Parrocchie del territorio scafatese da destinarsi alle famiglie particolarmente disagiate in occasione del Natale 2009”.L’iniziativa, scaturita da un incontro tra il primo cittadino, l’Assessore alle Politiche Sociali, la Dirigente del Settore Servizi alla Persona e i Parroci del territorio e attraverso la quale, particolari nuclei familiari, caratterizzati da una situazione di estrema indigenza, avrebbero potuto accedere a un contributo corrispondente ad una spesa natalizia, aveva l’obiettivo di alleviare, seppur in piccola parte, il disagio sociale e il dramma di alcune famiglie, acuito nelle festività natalizie.In quest’ottica, le sette Parrocchie distribuite sul territorio avrebbero dovuto assumere un ruolo strategico nel segnalare le famiglie in stato di bisogno e nel ricevere e distribuire sotto forma di voucher il contributo comunale, attraverso un accurato lavoro di individuazione dei “casi” estremi. “Purtroppo – ha dichiarato Cristoforo Salvati, Assessore alle Politiche Sociali – le aspirazioni di qualche personaggio politico continuano a danneggiare la città ed in particolare le fasce sociali meno abbienti. E’ su quest’ultime, infatti, che questa persona applica le sue strumentalizzazioni pur di cavalcare l’ennesima opportunità per le classi disagiate promossa da questa amministrazione, creando false aspettative e confondendo le idee a molti che hanno inoltrato domanda presso l’Ufficio preposto. L’iniziativa, che avrebbe dovuto passare attraverso le segnalazioni dei parroci del territorio, in quanto veri conoscitori del disagio familiare nonché confidenti e sostenitori in prima linea delle categorie disagiate, è stata sospesa per l’eccessiva affluenza di domande presentate, su invito del “falso paladino del popolo”che non ha tenuto conto dell’accordo raggiunto dall’amministrazione con le parrocchie né del vero senso del contributo”.Sulla stessa linea il Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti.“Questa Amministrazione – ha aggiunto il primo cittadino – sin dall’insediamento ha inteso caratterizzarsi per la forte impronta di solidarietà e altruismo nei confronti delle categorie svantaggiate. Attraverso il “Buono Amico” intendevamo conseguire due importanti obiettivi: mettere a disposizione della società civile un nuovo strumento di sostegno a favore delle classi meno abbienti e sostenere concretamente le istituzioni religiose nell’arduo compito che quotidianamente svolgono nel dare sostegno ed arginare il disagio sociale. Consapevoli, inoltre, del dramma di molte famiglie scafatesi, in particolar modo nel periodo natalizio, e di non risolvere in questo modo il disagio di tutti, ma di dare un segnale, una risposta, un piccolo sostegno ai nuclei familiari in “grave”e seria povertà, nello spirito proprio del Natale. Il “capopolo”, però, interessato a sponsorizzarsi per le prossime elezioni regionali, ha spezzato questa catena di solidarietà, che avrebbe visto come centro nevralgico la chiesa e la sua funzione primaria basata sull’ascolto e sul sostegno delle categorie più deboli, strumentalizzando ancora una volta un segnale positivo, che dopo tanti anni di indifferenza, arriva dalle istituzioni. Non capendo il senso dell’iniziativa, che non ha la presunzione di risolvere i problemi di un’intera città ma che intendeva tendere una mano per alleviare la sofferenza di ‘particolari famiglie’ in un ‘particolare periodo dell’anno’”.