Salerno: Ciccone perplesso sul sostegno di Carpinelli ad Aliberti
Leggo con sorpresa le dichiarazioni del consigliere regionale del Pd Ugo Carpinelli a “sostegno” del sindaco di Scafati Aliberti che, a suo avviso, convergerebbe con lui su una valutazione negativa dell’operato della giunta provinciale di Salerno. Per cominciare, ricorderei a Carpinelli, che non fa parte del buon costume politico occuparsi delle vicende di casa altrui, del Pdl nella fattispecie, considerato anche che nel Pd non sono mai mancati scontri e dissapori di ben altra asprezza. La dialettica politica fa parte della normale vita dei partiti e delle istituzioni politiche, guai se mancasse. Per quanto riguarda poi l’amministrazione provinciale e i presunti sprechi di cui parla Carpinelli, lo inviterei a occuparsi con maggiore coerenza delle vicende della giunta regionale, visto che è suo compito farlo. Con una battuta piuttosto fiacca, Carpinelli sostiene che il presidente della Provincia Edmondo Cirielli ha realizzato non una casa di vetro, ma una caserma. Il giudizio, evidentemente viziato di partigianeria, non tiene comunque conto del fatto che, per dirla con un’altra battuta, di vetro o caserme che siano, Cirielli almeno le case le costruisce, il consiglio regionale invece, di cui Carpinelli è membro di maggioranza, il piano casa deve ancora approvarlo dopo mesi di improvvise discussioni e spaccature all’interno di quell’armata brancaleone che è la maggioranza di centrosinistra di cui il consigliere picentino fa parte attiva, avendo per cinque anni sostenuto con il proprio voto la giunta della spazzatura in strada capeggiata da Antonio Bassolino. Armata brancaleone che adesso intende ripresentarsi tale e quale alle prossime elezioni regionali dopo i risultati disastrosi degli ultimi anni. Per quanto riguarda i presunti sprechi e le convenzioni, lo invito sempre a guardare all’amministrazione regionale, che sull’argomento è maestra, e gli ricordo che, su questo tema, la passata amministrazione provinciale di centrosinistra (cioè della sua parte politica) balzò agli onori della cronaca per le roventi accuse rivolte all’amministrazione da esponenti di un partito (i comunisti di Diliberto) interno alla stessa maggioranza. Concludo pertanto invitando Carpinelli, che sicuramente ha rilasciato le sue dichiarazioni in buona fede, a trarre le conclusioni di questo discorso e valutare un po’ più criticamente la sua parte politica prima di guardare altrove. Chissà che, per spirito di coerenza, non tragga conclusioni radicali. In ogni caso, conoscendo Cirielli, ritengo che la porta del palazzo della Provincia, caserma o casa di vetro che sia, resterà sempre aperta agli uomini di buoni principi. Ugo Carpinelli ha un buon esempio in famiglia (suo fratello è uomo di centrodestra). Lo segua.
Lello Ciccone