Roma: bloccata la pillola abortiva, Pdl diviso
L’opposizione riscopre l’armamentario ideologico degli anni settanta. Il Pdl si divide. L’auspicio dei socialisti del Pdl: “Non si riapra il dibattito sull’aborto. E’una conquista di civiltà” .Nella giornata di ieri la commissione Sanità di palazzo Madama ha approvato, a maggioranza, con il voto favorevole di Pdl e Lega e quello contrario del Pd, il documento finale dell’indagine conoscitiva sulla pillola abortiva RU486 presentato dal presidente e relatore Antonio Tomassini, nel quale si chiede di fermare la procedura di immissione in commercio della pillola abortiva in attesa di un parere tecnico del ministero della Salute circa la compatibilità tra la legge 194 e la RU486. Mentre l’opposizione grida alla scandalo riproponendo un vecchio ‘armamentario ideologico’degli anni settanta la maggioranza di governo, ed il Pdl in maniera particolare, si divide sul provvedimento. Scettico sulla decisione il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto:“Francamente non condivido il blocco richiesto dalla Commissione Sanità del Senato nei confronti della pillola RU486, che l’Agenzia Italiana del Farmaco, del tutto tecnica e neutrale, ha ammesso all’uso con vincoli assai rigorosi (la commercializzazione e l’uso è consentita solo in ospedale) che rispettano la legge 194. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha agito in modo del tutto regolare e legittimo”.L’omologo di Palazzo Madama, Maurizio Gasparri ha invece un giudizio opposto: “Abbiamo voluto ed ottenuto che sulla pillola Ru486 si facesse chiarezza” ha sottolineato aggiungendo: “Troppi erano e sono ancora i dubbi che legano la sua somministrazione alla salute delle donne”.“L’indagine conoscitiva svolta dalla Commissione Sanita’ del Sanato, alla quale, in audizioni durate un mese, hanno dato il loro contributo medici, esperti del farmaco e bioetici, si e’ conclusa – ha ricordato Gasparri – con un documento nel quale emergono tutte le perplessita’ legate all’uso della Ru486 ed alla sua compatibilita’ con la legge 194. E’ assurdo – ha poi attaccato Gasparri – che le opposizioni, accecate dal pregiudizio politico, invece di accogliere con favore la sospensione della pillola pensino a fare demagogia, infischiandosene del rispetto della normativa vigente ed incuranti degli effetti devastanti che puo’ avere sulle donne. Per noi lo stop e’ una vittoria di civilta’, una vittoria in difesa della salute”. Per i socialisti del Nuovo Psi l’auspicio è che “la discussione, anche legittima, non cada nell’errore di riaprire il dibattito sull’aborto”. Per Umberto Caruso infatti “è il caso di ricordare che la pillola Ru486 andrà somministrata in ospedale da professionisti informati. La pillola che è considerata tecnica abortiva meno invasiva è in sintonia con quanto prevede la legge 194 che è per il nostro Paese una conquista di civilità”. In sintonia con gli auspici socialisti la dichiarazione di Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina, che ha ricordato “Nessuna obiezione tecnica sulla pillola abortiva RU486′. Anzi: ‘l’uso della pillola e’ preferibile ad un intervento chirurgico’. Il Nobel ha spiegato che ‘il farmaco e’ usato da piu’ di venti anni. Non si sono controindicazioni farmacologiche, ma soprattutto etiche”. Lo scienziato ha ricordato che il farmaco messo a punto in Francia “e’ un analogo di ormoni naturali e comporta rischi deboli dal punto di vista della salute, proprio come un qualsiasi altro farmaco contraccettivo”.