Felice la Sala, tra versi e tele, artista senza tempo

Felice La sala, artista per caso, ma con l’estro di chi intende dar spazio alla fantasia, in modi e tempi scanditi dal cuore. Nativo di Contursi, docente negl’istituti superiori della provincia, La Sala ha sempre palesato spiccato senso artistico. Ed inclinazione al poetare. Varie sillogi, che alternano vernacolo e lingua, rendendo scoppiettante il verso. Non sempre amante della prosa prolissa, seguace dell’essenzialismo dalle cromìe al verso asciutto. Le tele, inseguono percorsi astratti, non disdegnando talvolta il fugurativo.  I temi, quelli ricorrenti all’occhio attento di chi guarda al di là di sè, con la perspicacia di non voler giammai rinnegare il proprio es. Le pennellate, accarezzando elementi quotidiani,  tratteggiano le contraddizioni esistenziali. La Sala ama ritrovarsi in un caleidoscopio emotivo, che ricrea elementi primordiali o sfronda di elementi sovrabbondanti l’essenziale. E le tele scortano i moti del cuore, come i versi che palpitano emozioni giammai scandite dalla ruggine del tempo!