Gandhi, un grande dell’umanità
Giuseppe Lembo
Mahatma GANDHI, grande anima, come definito dai tanti del suo tempo, era saggiamente convinto e lo gridava al Mondo, che la forza non vince mai contro il potere dell’amore, considerato una grande arma di Pace. Che meraviglia di umanità-risorsa universale per il Futuro del Mondo!
Gandhi, è un grande valore di umanità universale; è soprattutto il primo educatore della Terra dell’arma della non-violenza che, soprattutto i saggi e giusti della Terra sapranno volere bene ed usare per un Mondo di Pace.
È quello di Mahatma GANDHI, un importante e saggio modello di lotta per cambiare il Mondo nella sua diversità di dimensione e di umanità. È un modello vincente che il Mondo, nonostante le sue tante disumane turbolenze, si convincerà di farne un uso intelligente, per garantire all’Uomo della Terra quei percorsi di umanità di eccellenza che hanno assolutamente bisogno dell’arma della non-violenza per i nobili fini dell’universalità della Pace che, come non mai, oggi serve al Mondo.
Il Mondo e l’umanità di Pace, pensando e facendo propri gli insegnamenti gandhiani, hanno dalla loro parte la grande risorsa universale della non-violenza, una risorsa per una sfida globale di un Mondo non-violento che può pensare alla crescita ed allo sviluppo, innovando, innovandosi ed utilizzando la saggezza dei saperi, dell’informazione, per un insieme umano forte della non-violenza, la migliore e più potente arma, per garantire all’Uomo della Terra, il Futuro; per garantire al Mondo quel Futuro di Pace, usando, come Gandhi, la forza indistruttibile della non-violenza, una grande arma da usare con coraggio per costruire insieme un Mondo nuovo, con la Pace al posto
della Guerra, con l’Amore ed il volersi bene, al posto dell’odio e di un’ indifferenza umana che oggi, come non mai, fa tanto, tanto male al Mondo. Tanto, soprattutto al Mondo delle nuove generazioni che, confusamente sono abbandonate a se stesse e non vengono educate, facendole saggiamente conoscere al pensiero gandhiano di un Mondo nuovo.
Gandhi, amato dal Mondo, per l’India resta ancora un mito scomodo; inopportunamente scomodo, a tal punto da volerlo dimenticare.
L’India, non nasconde la sua indifferenza e la sua poca simpatia per MAHATMA GANDHI, considerato scomodo per il suo insegnamento definito non più attuale e per molti versi pericoloso, avendo in sé il senso di un ruralismo che l’India del 2018 vuole lasciarsi alle spalle, unitamente al 30 gennaio 1948, anno del suo barbaro assassinio, messo in atto da un fanatico violento di nome Nathuram GODSE, fanaticamente convinto che “Un singolo non deve essere mai più grande di una Nazione”.
Gandhi, per il suo uccisore lo era. Ma, a suo dire fanatico, era soprattutto responsabile di una tolleranza religiosa, causa di un odio profondo da parte dei mussulmani radicali.
E così la triste vicenda umana di GANDHI, il non-violento, ha l’epilogo amaro di una “morte violenta”; tanto, per evitare la genesi di un dialogo tra le diverse fedi, soprattutto tra induisti e seguaci dell’Islam.
Purtroppo, anche per Gandhi, vale il principio del “nemo profeta in patria”; si tratta di un principio che la Storia considera assolutamente inviolabile. Tanto, tristemente fa parte di Gandhi, guida carismatica per l’indipendenza dell’India.
Il suo impegno ed il suo carisma, a contrastare le divisioni del suo-continente, furono la causa scatenante di una violenza folle e di morte violenta per Gandhi, uomo forte della non-violenza, una grande risorsa e forza per cambiare pacificamente il cammino del Mondo.
Il suo sogno di Pace fu interrotto per la sola colpa gandhiana di guardare con sospetto allo sviluppo industriale dell’India, ritenuto da Gandhi un modello imposto dalla cultura imperialista che, ora come allora, non può e non deve essere disturbato nei suoi progetti imperialistici finalizzati al governo sempre più unico del Mondo.