Regione: il cons. Brusco sul rischio della chiusura aziende estrattive
La Regione Campania vieta le concessioni per le attività estrattive mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende di settore. L’allarme è lanciato dal consigliere regionale del Mpa Franco Brusco, in seguito a un incontro con i tecnici dell’Assessorato all’Agricoltura. “Lo scorso anno – spiega Brusco – attraverso l’approvazione del Piano cave, furono individuati alcuni siti all’interno delle aree a usi civici (silvo-agricolo-pastorali) per il proseguimento delle attività estrattive. Oggi, invece, l’assessore all’Agricoltura, Gianfranco Nappi, vieta il cambio di destinazione d’uso, impedendo di fatto alle imprese di lavorare anche in quei siti dove, fino a ieri, la Regione stessa ha fornito le autorizzazioni per le estrazioni”. Secondo l’esponente del Mpa, i rischi di un simile atteggiamento sarebbero due: “Da un lato – spiega –si mette in ginocchio uno dei settori più forti dell’industria campana, con il rischio di assistere al licenziamento di centinaia di lavoratori. Il Salernitano, che conta cinque siti estrattivi, sicuramente sarà colpito in maniera drammatica. Dall’altro lato, si priva la regione di quei materiali necessari per il completamento delle opere pubbliche, con la conseguenza che li dovremo pagare profumatamente alle altre regioni”. Al momento, l’ottava commissione consiliare ha ottenuto un nuovo incontro con i tecnici dell’Assessorato: “Spero che al prossimo incontro – conclude Brusco – l’assessore Nappi i tecnici si mostrino meno insensibili e incompetenti rispetto a una grave emergenza”.
Trova il mio pieno accordo a quanto detto dall’ Onorevole Brusco con un piccolo accorgimento però, bisogna imporre i rimboschimenti con la piantumazione appropriata per coprire le ferite inferte alla terra. Se la sensibilità di un operatore è uguale alla mia che paragona la terra ad un essere umano che ha bisogno di cure quando si ferisce allora si può andare molto ma molto avanti.
Giuliano Sbordone