Campania: Confcooperaative Federsolidarietà, eletto nuovo Consiglio con GiovanPaolo Gaudino
L’Assemblea delle cooperative sociali nella rete di Confcooperative Federsolidarietà Campania (oltre 4.000 addetti, in maggioranza anche soci delle cooperative in cui prestano lavoro) ha eletto il nuovo Consiglio della Federazione, confermando alla guida dello stessoGiovanpaolo Gaudino. Con lui lavoreranno in Consiglio i cooperatori: Valentino Santucci, Franco Fioretti, Francesco Iandolo, Milena Giliberti, Maria De Chiara, Maria Grazia Di Meo, Mara Vitiello, Ciro Maisto, Giovanni Tagliaferri, Mario Cappella,Girolmina Mainiero, Mario Sicignano, Antonio Capece, Carlo Noviello, Antonello Calandriello, Palma Elena Silvestri, Annalisa Palmigiano e Luca Goffredo. L’assemblea si è svolta il 19 Aprile in Napoli, presso l’Ipogeo della Basilica Incoronata Madre del Buon Consiglio di Capodimonte, alla presenza di centinaia di imprenditori cooperativi.
“Questa Assemblea è stata il coronamento di un lavoro portato avanti in questi anni. Continueremo a lavorare per sostenere le cooperative sociali e le comunità nelle quali operano, mettendo insieme valori, competenze e visioni” ha commentato Gaudino, subito dopo l’elezione. Da parte sua, il Presidente di Confcooperative Campania, Antonio Borea, ha consegnato a Gaudino il mandato di supportare la cooperazione sociale e di perseverare nel lavoro di rappresentanza e di intercettazione dei bisogni della base associativa.
Cuore dell’Assemblea, la Tavola rotonda “Cooperative sociali: il futuro dell’economia civile tra sviluppo locale e crescita economica”.
“I valori della cooperazione sociale si inquadrano perfettamente all’interno dell’art.3 della Costituzione, perché la cooperazione sociale edifica società che generano e che si rigenerano. Questa è la logica dell’economia civile” ha detto Leonardo Becchetti, Professore ordinario di Economia politica Università di Roma Tor Vergata, intervenendo ai lavori. Dello stesso parere Marco Imperiale, Direttore di Fondazione Con Il Sud: “In Campania la cooperazione sociale ha una grande capacità di mettersi in rete, oltre ad essere una delle più vivaci del Paese”.
“Il ruolo della cooperazione sociale oggi è mutato rispetto al passato. C’è da rispondere a fragilità nuove, con coraggio, tessendo connessioni e assumendosi il rischio della propria mission, perché senza rischio non esiste impresa” ha commentato Stefano Granata, Presidente Consorzio CGM e Delegato Federsolidarietà Confcooperative. Intriso di spirito cristiano il messaggio ai cooperatori sociali di Don Tonino Palmese, Vicario episcopale della Chiesa di Napoli per la Carità e la Giustizia, secondo il quale “la cooperazione sociale deve connettere le persone, animare le comunità, cogliendo un’etica comune. Chi lavora con e chi lavora per, nella cooperazione sociale, deve avere consapevolezza dell’altro”. Testimone di come la cooperazione sociale può cambiare il volto di un quartiere e il futuro di decine e decine di giovani, Padre Antonio Loffredo, Direttore Catacombe di Napoli. Don Antonio, supportato da un video, ha raccontato di come, tanti anni fa, da parroco di frontiera, ha intravisto nella cooperazione una chiave per il miglioramento delle persone e delle comunità, a partire dalla volontà.
Prima del dibattito, in mattinata, si è svolto un business to business tra le cooperative sociali, con due focus tematici, uno dal titolo “Cooperazione sociale e strumenti finanziari” a cura di Pasquale Asseni, Responsabile Area Sud Cooperfidi Italia e l’altro “Mutue sanitarie per il movimento cooperativo” a cura di Ferdinando Flagiello, Presidente M.A.S., Mutua Assistenza Sanitaria.