Il premier, vittima di Basaglia?
Manifestazione finita …col botto al premier. Il bagno di folla milanese, non ha scampato il presidente del consiglio, al gesto insano di Massimo Tartaglia, giovane affetto da disturbi psicologici da dieci anni. Anche se nell’aria, l’afa della tensione. Di una crisi che aleggia vertiginosamente, decretando urne anticipate. Al di là di questa corda che Di Pietro tende sempre ulteriormente, di un duello con fendenti che lasciano sul campo specialmente gli elettori, sempre più sbandati, il gesto insano. di un folle. Al termine del comizio per l’assise piddiellina, il premier raggiunto da un oggetto spigoloso, probabilmente gadget del duomo milanese. Sfregiato il mento, compromesso il setto nasale, spaccati due denti ed il labbro inferiore, quest’ultimo suturato per il sanguinamento emorragico. Per motivi precauzionali, sottoposto a tac, con prognosi di 20 giorni e pernottamento presso la struttura del San Raffaele. Il fatto non stupisce, ma spaventa la dinamica. Al di là del ferreo servizio d’ordine, Tartaglia killer del premier. Fortunatamente non in modo letale. Tempo fa, a proposito dell’omicidio salernitano di Casolaro, naturale l’approfondimento e epilogo a chi sarebbe toccato in futuro. Dopo la riflessione sulla legge Basaglia, consequenziale l’ansia di chi si sente poco protetto all’esterno, da disturbati mentali che circolano a piede libero. Al Casolaro, negata la stessa vita: al premier, soccorso e opportunamente scortato, lesioni lacero-contuse. Il problema permane ugualmente gravoso. Persone che soffrono di patologie psichiatriche, disturbi psicotici o altre infermità mentali, compromettono l’esisteza altrui, per non esser più recluse, ghettizzate. Il Tartaglia, da tempo in trattamento sanitario, come l’omicida di Casolaro: nessun rimedio, attivato per risparmiare che la loro mente disturbata, potesse distruggere la vita altrui. Il Paese urge di un serio esame a riguardo: strutture sanitarie e modifiche all’attuale legge, che finisce per non garantire nè sani nè disturbati!
Cara rol ricorda che Franco Basaglia era un medico altamente ideologizzato perchè era un estremista di sinistra che fondò “psichiatria democratica” quindi era un intellettuale organico volto a fare la rivoluzione comunista, cioè a destrutturare un sistema che per secoli era andato più che bene. Nel mio ministero sacerdotale, poichè mi interesso anche a fenomeni paranormali collegati alla demonologia, diverse volte mi hanno condotto persone altamente squilibrate e pericolose e ho visto la sofferenza atroce delle loro famiglie che non c’è la fanno a gestire figli pazzi che spesso li aggrediscono e li menano…Franco Basaglia è morto con un tumore al cervello nel 1980. Sono passati oltre trent’anni e la legge che porta il suo nome fa acqua da tutte le parti!!! Come mai non viene abolita? Anche qui sento puzza della classico buonismo italiano…