Regionali: Della Corte, Mpa, “Doppia preferenza nuovi scenari”

Apprendo con soddisfazione la decisione della Consulta, anche se  in senso buono,  ancora una volta è la magistratura che cambia il corso della politica. Ritengo che,  dare spazio in politica all’immagine femminile sia un fattore  positivo; credo che non se ne possa fare a meno, per due motivi fondamentali, il primo è che ci sono donne molto più tenaci sia nell’imprenditoria e sia nella  politica, capaci di mettere in riga anche i vecchi della politica, e il secondo è che sanno prendere decisioni importanti ed hanno qualche sensore in più rispetto agli uomini, che difficilmente le induce ad errori. La Corte Costituzionale ha stabilito che è in linea con la Costituzione la norma che prevede l’obbligatorietà della eventuale seconda preferenza ad un genere diverso. Insomma le preferenze sono due, ma se ne può dare anche una sola. Ma se due, una deve andare ad un candidato-maschio ed un’altra ad un candidato femmina. Per cui ora al Parlamentino Regionale le donne ci saranno ma con il voto e senza il listino. Tappa importante in favore della battaglia per un’effettiva e doverosa parità di genere. Certo che a livello provinciale per le candidature è tutto da rivedere anche se nulla è stato concluso, le caselle si riducono, nel nostro caso ( l’Mpa) saranno 11 candidati  ma ben 4 donne e 7 uomini. Con questa decisione la consulta riapre tutto lo scenario; ci sarà una corsa alla scelta delle candidate?  Diventa difficile anche individuare candidati all’altezza del compito e soprattutto si è ristretto lo spazio per le new entry e per i fuggiaschi provenienti da altri partiti, solo in cerca di candidature e senza mai esprimersi a favore dell’Mpa.