Caso Englaro: Bassolino segua esempio di Bresso
Negli ultimi giorni abbiamo preso atto con rammarico della rinuncia da parte della Casa di Cura “ Città di Udine” alla disponibilità di dare corso agli accordi presi con la Famiglia Englaro in applicazione della sentenza della Corte di Cassazione circa l’interruzione delle attività sanitarie di alimentazione e ventilazione forzata a cui è sottoposta Eluana Englaro, da oltre 17 anni, contro la propria volontà a suo tempo espressa. Tale rinuncia deriva dalle possibili ritorsioni conseguenti all’atto di indirizzo emanato dal Ministro Sacconi in spregio di una sentenza passata in giudicato e delle norme di legge che regolamentano l’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie, che è di competenza regionale. A seguito di tale rinuncia alcune regioni, quali l’Emilia e il Piemonte, per voce di loro Presidenti, hanno precisato di ritenere privo di una qualsiasi validità l’atto di indirizzo in oggetto e, conseguentemente, nel pieno rispetto della libera ed intangibile scelta della famiglia, hanno espresso il loro benestare all’eventuale individuazione di una struttura pubblica o privata della Regione per dar corso alla sentenza. Da notizie indirette di stampa si apprende che anche il Presidente della Regione Campania, On Bassolino, sarebbe disponibile a dare identiche indicazioni alle strutture sanitarie della Campania.Consapevoli dell’importanza dell’atto politico, richiediamo formalmente al Presidente Bassolino e all’Assessore Regionale alla Sanità, Prof. Montemarano di comunicare alla famiglia Englaro la loro disponibilità ad ospitare nelle strutture campane Eluana, per dare applicazione ad una sentenza passata in giudicato della Magistratura Italiana e ribadita dalla Corte Europea di Giustizia. Claudio Lunghini – Segretario Cellula Coscioni di Salerno, Filomena Gallo – Vice Segretario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, Margherita Rocco -Presidente Associazione Amici di Eleonora