Governati dall’aleatorietà?
Giovanna Rezzoagli
E’ una domanda che i cittadini della Lettonia si potrebbero porre con ragione, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal loro Premier Valdis Dombrovskis. Il Primo Ministro lettone ha recentemente dichiarato di essersi avvalso dei “servigi” di una veggente per scoprire cosa il futuro riserverà al suo Paese (ed alla propria carriera politica?). Ha anche ammesso che non tutte le previsioni si sono avverate, pur non precisando i contenuti delle rivelazioni. Se io fossi una cittadina della Lettonia, Paese duramente colpito dalla crisi economica, mi chiederei se il “servizio” della sensitiva fosse opportunamente retribuito oppure frutto di disinteressato amore patriottico e, nel primo caso, da chi. Vorrei sapere se anche un solo lats pubblico sia stato investito nella consultazione e, pertanto, sottratto a investimenti a sostegno della provata popolazione. Va riconosciuto un certo coraggio al Premier, perché non tutti ammetterebbero di essersi rivolti ad un professionista dell’aleatorio. In Italia gli utenti di maghi ed affini sono numerosi e, purtroppo, in crescita direttamente proporzionale all’aumento dei disagi socio-economico-esistenziali. Vanna Marchi docet, e i ciarlatani godono di un discreto giro di affari. Speriamo che i nostri politici siano più equilibrati del loro collega lettone e non abbiano il mago o l’astrologo di fiducia cui rivolgersi prima di svolgere la loro funzione ben remunerata da noi tutti contribuenti. Non credo che molti di loro avrebbero però il coraggio di ammettere questa eventuale debolezza, soprattutto dopo il monito che persino il Papa ha lanciato all’inizio del nuovo anno, proprio nei confronti di tutti i “professionisti dell’illusorio” che speculano sulle miserie umane, ricordando ai credenti che l’unico conforto per i timori nei confronti del futuro lo offre la fede in Dio, non le parole di sciacalli senza scrupoli.