Corbara: pomodorino alla ribalta, Corbarino Tour
Il pomodorino di Corbara si racconta col Corbarino Tour, le food experience e chiama da Masterchef Italia la vincitrice dell’ultima edizione Valeria Raciti, per realizzare piatti gourmet nella cornice della festa annuale “Corbara e il Corbarino”.
Per la prima volta, un’azienda agricola che produce questa ricercata varietà di pomodorino istituzionalizza la visita ai filari, affiancandola ad un ciclo di esperienze, laboratori e degustazioni, che andranno avanti nei mesi di luglio e agosto a Corbara (SA). Non mancheranno i cooking show, il primo dei quali sabato 20 luglio vedrà protagonista la vincitrice di Masterchef Valeria Raciti, che preparerà dei piatti a base di pomodorino di Corbara nei vicoli del caratteristico centro storico. Tutto, è mirato a far conoscere e vivere in prima persona il mondo del pomodorino, un’idea nata dal più giovane produttore locale: Pierluigi Giglio, classe 1980, che ha scelto di tornare ai terreni di famiglia e di impiantarvi qualche mese fa l’azienda agricola “Terre Corbaresi”.
“L’obiettivo è creare un luogo nel quale si possa fare esperienza del Corbarino in maniera completa, visto che si parla tanto di questo pomodorino ma poi non se ne conoscono il mondo produttivo e le sue antiche tradizioni. – racconta Giglio, che prosegue – Tra le varie iniziative abbiamo pensato a una chicca speciale per la cittadina: il 20 luglio sera, in occasione della festa enogastronomica “Corbara e il Corbarino”, assieme a una rete di partner, che ringrazio per il sostegno, porteremo all’interno del centro storico la vincitrice dell’ultima edizione di Master Chef Valeria Raciti, che terrà uno show cooking pubblico dedicato al pomodorino che qui produciamo. Un modo per far testare con mano ancora una volta la versatilità del prodotto e la sua bontà, che ne fa elemento portante dell’alta cucina internazionale.” Con la sua simpatia, la grinta e la passione per la cucina che le sono valse la vittoria di Masterchef 8 sancita da giudici Antonino Cannavacciuolo, Joe Bastianich, Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri, Valeria Raciti darà spettacolo proponendo dei piatti per nulla banali ispirati al pomodorino che nasce sulle colline di Corbara.
Il fondatore della neonata azienda sottolinea: ” L’invito è quello di scoprire sabato sera a Corbara i piatti che realizzerà. Al di là degli eventi di punta come questo, ciò su cui scommetto è la possibilità di calarsi tra i filari di “Terre Corbaresi” quotidianamente, col Corbarino Tour. Durante la visita vengono illustrate le modalità di coltivazione, le caratteristiche della specie, del terreno e dell’ambiente particolare al quale si lega la buona riuscita della coltivazione, e poi c’è la degustazione finale per poter sperimentare in prima persona di cosa si sia parlato. Esperienze di gusto saranno anche le cene organizzate in azienda con i migliori chef del territorio.”.
Oltre al Corbarino Tour, che è stato proposto anche ai circuiti turistici della Costiera Amalfitana e Sorrentina che hanno accolto con entusiasmo questa novità, Giglio sta infatti promuovendo all’interno dei fondi di via Casamola dove stanno crescendo i pomodorini, una serie di food experience. La prima ha già riscosso successo ed apprezzamento il 27 giugno con lo chef de I Gerani di Santa Maria la Carità Giovanni Sorrentino, Michelin BIB Gourmand, Cantine Apicella di Tramonti e Pepe Maestro Dolciere di Sant’Egidio del Monte Albino. Prossimo appuntamento il 29 luglio sera con “Tra vino e Filari. Sunset Aperitif Corbara Experience” in collaborazione con Ais Salerno e lo chef Angelo Giordano. Dal 12 luglio, inoltre, ogni sera l’azienda è aperta per accogliere visitatori e curiosi, nella experience e relax area allestita all’ombra del limoneto, per un aperitivo serale nel proverbiale fresco collinare di Corbara.
Quello che si apre alle visite e alla conoscenza con il Corbarino Tour è un mondo antico e complesso, poco conosciuto e affascinante. Giglio spiega: “ Terre Corbaresi è una realtà appena nata. Per la prima volta ho piantato i pomodorini di Corbara: 7 chilometri di filari dai quali dovrebbero essere prodotti 300 quintali di corbarini. Ho fatto una scommessa: puntare sul territorio e le sue eccellenze e dare vita ad esperienze che permettano di scoprire cosa siano le tradizioni che si tramandano, cosa sia il mondo del famoso pomodorino di Corbara, che oggi è un punto di forza dell’alta cucina internazionale grazie a pionieri come l’imprenditore Carlo D’Amato, alla cui forza innovatrice mi ispiro”.
Questo pomodorino, è dimostrato dalla scienza, deve tutto il suo inconfondibile sapore al terreno nel quale cresce, alle condizioni particolari garantite dal microclima della cittadina di Corbara (SA) dalla quale prende il nome, e ai metodi tradizionali coi quali viene coltivato. In effetti i venti che spirano dalla Costiera Amalfitana lo rivestono del salmastro che lo rende più sapido, così come gli dà un sapore inconfondibile il terreno vulcanico delle colline dove viene coltivato e raccolto a mano, senza essere irrigato. Agricoltura eroica. Che oggi si disvela.