Salerno: incontro ecumenico alla SS.Annunziata
Incontro ecumenico alla chiesa della SS.Annunziata, organizzato nella settimana di preghiera dell’unità dei cristiani. Allo scopo di pregare coralmente, al di là delle barriere religiose, dovute al modo diverso d’impostare la propria vita spirituale. Quella dell’anima è una vita interiore che si muove a seconda di come il cuore detta. Pertanto l’incontro ha registrato la presenza: di Don Angelo Barra, sacerdote, delegato per l’ecumenismo ed il dialogo della diocesi salernitana; del pastore Franco Grillo, chiesa battista di Campagna; di Padre Alin Iarca, rumeno, patriarcato ecumenico di Costantinopoli in Italia; del pastore Antonio Squitieri, Chiesa metodista di Salerno, Padre Claudio Raimondi, parroco della Chiesa SS.Annunziata. Padre Alin, 25 anni, in Italia da 4 anni a Roma, ortodosso, appena ordinato sacerdote, sposato. La sua giornata, tra gl’impegni familiari e religiosi. Siamo riusciti a strappare loro qualche battuta, prima che iniziasse l’incontro comunitario.“Siamo riconosciuti dallo Stato italiano ha dichiarato Padre Iarca- ma l’8 per mille non lo riceviamo ancora. Viviamo solo con le offerte dei fedeli “. “ Noi battisti –ha aggiunto Grillo-pratichiamo il Battesimo degli adulti. L’altra caratteristica, è che la comunità locale, come detta il nostro credo, ha una grossa autonomia. Il Papa non incide sulle nostre scelte. Vengo da un percorso politico, nella sinistra. Da giovane, alla ricerca dello spirituale. Mi son avvicinato al protestantesimo perchè più vicino alle mie visioni. Nati dalla riforma di Lutero, ci atteniamo al suo modo d’interpretare la fede. In Italia siamo ancora pochi, ma in alcune regioni del mondo, davvero tanti. Nel corso della settimana di preghiera, cerchiamo d’avvicinarci gli uni agli altri. Quest’anno il manuale per la settimana ecumenica è stato preparato dalle chiese cristiane della Corea. Nell’occidente del mondo, sempre in gennaio cade tale settimana, mentre nell’emisfero opposto, a Pentecoste. Studio biblico, celebrazione domenicale con proclamazione della Parola e preghiere spontanee scandiscono la nostra vita religiosa. Mia moglie, una delle mie prime collaboratrici, non ricopre un ruolo, perché non è né un’anziana né un diacono, ma è ugualmente al mio fianco. Cinque diaconi ed un anziano nella nostra comunità. Si diventa membro di chiesa solo con la maggiore età e dopo aver ricevuto il battesimo.” L’incontro ha inteso incisivizzare l’importanza dell’incontro nella fede tra le varie percezioni spirituali ed i diversi rituali liturgici. Il Padre Nostro, preghiera universale, recitata all’unisono ha sigillato la serata.