Pontecagnano Faiano: M5S, incapacità di tutelare patrimonio architettonico territoriale
Nei giorni scorsi abbiamo scoperto con sommo sgomento che una ciminiera, che per ottant’anni ha caratterizzato il panorama urbano della nostra città, è stata oggetto di un abbattimento, anche se parziale.
Il patrimonio Archeologico industriale del nostro Comune è forse meno importante di quello di altre zone d’ Italia dove queste ciminiere, simboli silenziosi di un’epoca industriale che vide anche il nostro meridione soggetto protagonista, vengono tutelate quale bene storico?
Non molto lontano da noi l’esempio dell’ex Salid che è stata oggetto a Salerno di un importante recupero nel 2010 e che gode di vincolo e si innesta in un contesto di parco fluviale dell’Irno.
E noi ? il nostro lungofiume come lo immaginiamo ?
Possibile che l’unica visione possibile sia quella dell’edificazione di palazzi di 20 metri, la promozione dell’annullamento della memoria.
Il nostro gruppo ha sentito la chiamata alle armi che l’articolo uscito sul giornale Le Cronache di Salerno a firma di Michelangelo Russo. Le sue domande sono anche le nostre:
1) possibile che mentre vige un’ordinanza di blocco per tutte le attività non essenziali e nel caso di specie per l’edilizia( in vigore dal 22 Marzo) qui a Pontecagnano Faiano ci si è presa la briga di iniziare una demolizione ?
2) è possibile che la Soprintendenza abbia dato l’assenso alla demolizione di una Ciminiera in mattoni che in altri contesti è tutelata e considerata per il valore inestimabile che ha?
Sulla scorta di questo, il nostro gruppo ha formalizzato un accesso agli atti presso gli uffici competenti del nostro municipio, per vederci chiaro, per comprendere come siamo abituati a fare: CARTE ALLA MANO quello che è successo.
In un contesto di crisi da emergenza “Corona Virus” degli operai abbattevano un pezzo di storia della nostra città, mettendo in pericolo la loro incolumità prima di tutto.
Il Consigliere Regionale Michele Cammarano, da sempre vicino al nostro gruppo, si è subito attivato per comprendere fino in fondo con gli uffici preposti della Soprintendenza, cosa sia realmente accaduto e dove ci sia stato il cortocircuito che ha permesso questo attentato alla storia.
Invitiamo tutte le istituzioni cittadine a farsi carico di una celere risposta circa questo atto che potrebbe ormai aver prodotto esiti irrimediabili ma che ci ha dato il polso di quanto sia importante vigilare sul nostro patrimonio cittadino.