Mino Reitano: testimonial di fede
Quando Sanremo era la vetrina della musica leggera. Ed il palco profumava dei fiori liguri e di nuovi volti, che timidamente affrontavano il grande pubblico. Quello delle speciali occasioni, sempre intento ad applaudire o a puntare il dito. Mino Reitano aveva sfidato più volte la platea, con quella voglia di urlare temi sociali, ma soprattutto col desiderio di viver in un mondo che già Gianni Morandi aveva agognato “pieno d’amore”. La sua semplicità, giammai goffa, anche se l’altezza non sfidava le superbe vanità che spesso avvinghiano gli strimpellatori del momento. Reitano era l’uomo della gente. Che arrivava al cuore della gente, per quel suo non tradire mai le radici pienamente calabresi. La sua tempra d’emigrante anche nel Continente nuovissimo, recentemente per un ennesimo encomio alla carriera. Affetto da tempo da quel male che spesso dice no alla sopravvivenza, fino agli ultimi giorni dei suoi 64 anni, senza mai far pesare il suo stremato stato fisico. Profonda la religiosità, attraverso tanti messaggi sul cammino. Un amico per tutti, un familiare amabile, un cantante che sapeva cantare. Quando occorreva, se non altro, avere il talento della voce per presentarsi al pubblico. Quando le interpretazioni della Mia Martini, urlavano la rabbia della sorella Loredana, con quel timbro vocale che reggeva il testo, manipolandolo ed adattandolo alla platea del momento. Proprio per questo il premio Martini ha inteso ricordarlo. “Avevo un cuore che t’amava tanto”. La forza dell’amore. Da lui, un messaggio autorevole. La fede cristiana nell’accettazione del dolore, offerto a Cristo ed alla Madonna, sue testuali parole, sul banco di prova del dolore fisico. Il meridionale che aveva cantato con i Beatles, restando sempre a capo chino tra gli uomini, via da questa vita in punta di piedi. Incontro ad un’altra dimensione, da lui serenamente accettata. In tanti a piangerlo compostamente ai funerali. Nel mondo del cinema o dello spettacolo, così chiacchierato di corruzione, anche vite cristiane. Buon viaggio Mino! Tra i frutti di quanto seminato in terra!