Svanisce sogno play off della Salernitana sconfitta dallo Spezia

Roberto Trucillo

La mancanza di continuità di gioco e risultati è stata la costante che ha caratterizzato la ripresa del campionato post covid-19 della Salernitana. Prestazioni e risultati altalenanti, sia per i singoli, sia per il collettivo. Nonostante la continuità di modulo di gioco che Ventura ha portato avanti nella impostazione tattica del gruppo.

I pareggi casalinghi con Pisa e Cremonese, le sconfitte esterne con Virtus Entella ed Ascoli, la netta sconfitta tra le mura amiche con l’Empoli, dimostrano che la squadra granata non è stata in grado di dare il meglio in questa appendice di campionato, decisiva per la promozione in serie A.

Errori dei singoli ce ne sono stati molti. Distrazioni difensive, palle perse a centrocampo, occasioni sprecate in attacco. Un po’ tutti i reparti hanno deluso le aspettative dei tifosi. La sensazione ingeneratasi nell’opinione pubblica è che diversi calciatori granata hanno fatto emergere limiti tecnici evidenti.

La squadra di Ventura si è dimostrata valida sotto l’aspetto della fisicità, soprattutto con calciatori quali Di Tacchio, Maistro, Migliorini, jaroszynski, Djuric, Gondo, scarsa nel palleggio e nella qualità del gioco, soprattutto in fase d’impostazione della manovra offensiva. Poche volte il gruppo è stato capace di esprimere giocate efficaci e belle da vedere.

Qualche sprazzo di bel gioco c’è stato grazie ad azioni personali dei calciatori di maggior tasso tecnico quali Akpa Akpro, Kiyine, Lombardi, Cicerelli. Per il resto, ordinaria amministrazione della palla, passaggi in orizzontale o all’indietro, poca dinamicità nel gioco senza palla, imprecisione nei cross.

Nella gara decisiva con lo Spezia, dopo un primo tempo giocato bene, la Salernitana è crollata nella ripresa e, dopo l’espulsione di Maistro, autore di un inutile fallo di frustrazione a centrocampo, si è arresa agli avversari sventolando bandiera bianca e abbandonando i sogni play off.

La pregevole rete di Gondo, intorno alla mezzora del primo tempo, al termine di azione personale, poteva rappresentare un vantaggio da custodire con massima attenzione e determinazione. Invece i granata, a causa di una delle solite distrazioni difensive, dovute spesso a inspiegabili cali di concentrazione, ha sprecato l’occasione regalando allo Spezia la rete del pareggio a pochi secondi dalla fine della prima frazione di gioco con l’autogol di Cicerelli.

Cicerelli, uno dei migliori in campo, capace di folate offensive veementi, di saltare l’uomo e creare superiorità numerica in attacco, schierato da terzino destro ha dimostrato, nell’azione del gol dello Spezia, come certe scelte di schierare calciatori offensivi in difesa, chiedendogli di svolgere compiti a loro non congeniali, sia un grande errore tecnico – tattico, che da un allenatore esperto come Ventura non ci si aspetterebbe.

Calciatori di qualità in organico la Salernitana li ha. Kiyine e Cicerelli su tutti. Chiedere a questi atleti di sacrificarsi in compiti di copertura schierandoli da terzini o esterni di centrocampo è una scelta molto criticabile. Chi sa giocare a calcio, puntare l’uomo e saltarlo, deve giocare in attacco, magari sulle fasce come ala. Con un ariete in area di rigore e questi due esterni ai lati il gioco offensivo ne avrebbe giovato molto.

Lo schieramento tattico 4-4-2, soprattutto nei primi 45 minuti della gara con lo Spezia, ha comunque funzionato bene. Schierando la difesa a 4 la squadra granata ha guadagnato l’uomo in più a centrocampo e la manovra è stata più fluida e meno statica rispetto alla difesa con tre centrali e due esterni. L’insistenza del tecnico sulla difesa con tre difensori centrali, secondo noi, nell’arco dell’intero campionato, è stato un altro aspetto critico della gestione Ventura.

Serenità, personalità e determinazione nella gara più importante, questo ha chiesto ai suoi calciatori Ventura prima del match decisivo. Noi avremmo chiesto anche tanta rabbia e cattiveria agonistica e, perché no, un po’ di “cazzimma”.

Salernitana – Spezia 1 – 2

Reti: 31’ pt Gondo (SA), 46’ pt Mora, 45’ st Nzola (SP).

Salernitana: Vannucchi, Lopez (23’ st Curcio), Migliorini, Djuric (38’ st Giannetti), Kiyine (23’ st Karo), Di Tacchio, Gondo, Cicerelli, Akpa Akpro (23’ st Dziczek), Maistro, Jaroszynski (33’ st Aya). All. Gian Piero Ventura

A disposizione: Micai, Cerci, Capezzi, Jallow, Heurtaux.

Spezia: Krapikas (48’ st Desjardins), Vignali, Ramos, Acampora (48’ st Bartolomei), Mora (33’ st Erlic), Di Gaudio (18’ st Ricci F.), Ricci M. (18’ st Nzola), Gudjohnsen, Terzi, Bastoni, Maggiore. All. Vincenzo Italiano

A disposizione: Scuffet, Gyasi, Ferrer.

Arbitro: Valerio Marini di Roma 1.

Assistenti: Michele Grossi (sez. Frosinone) – Robert Avalos (sez. Legnano).

IV Uomo: Lorenzo Illuzzi (sez. Molfetta).

Ammoniti: Di Tacchio, Maistro, Migliorini (SA), Maggiore, Desjardins (SP).

Espulsioni: Maistro (SA). Angoli: 5 – 4. Recupero: 3’ pt, 6’ st.