Roma: XV Giornata Nazionale del Malato Oncologico, AIRO con FAVO per diritti dei pazienti ed accesso a trattamenti radioterapici di qualità

FAVO, la Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, ha presentato oggi durante un evento in streaming online, nell’ambito delle iniziative per la XV Giornata Nazionale del Malato Oncologico, il 12° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici.

Alla stesura del Rapporto, che come ogni anno rileva e documenta in maniera scientifica e puntuale le disparità di accesso da parte dei pazienti oncologici ai trattamenti diagnostici e terapeutici nelle varie regioni italiane, evidenzia le maggiori criticità relativa a diagnosi, trattamento e assistenza e propone iniziative pertinenti, sia a livello legislativo che gestionale, nel rispetto di appropriatezza e sostenibilità, ha contribuito anche AIRO – Associazione Italiana Radioterapia e Oncologia clinica con un’analisi del ruolo della radioterapia oncologica nel percorso di cura del tumore, sul futuro della radioterapia in Italia e sulle strategie per ‘liberarne’ l’alto potenziale clinico e garantire l’accesso a tutti i pazienti.

“I numeri ci dicono che circa il 60% degli oltre 370.000 tumori diagnosticati ogni anno in Italia ha l’indicazione al trattamento con radioterapia, da sola o in combinazione con altre terapie – dichiara Vittorio Donato, Capo Dipartimento Oncologia e Medicine Specialistiche, Direttore Divisione Radioterapia, AO San Camillo Forlanini di Roma e Presidente AIRO, intervenuto questa mattina all’evento online di FAVO – e si stima che entro il 2025 l’indicazione alla radioterapia per i tumori crescerà di almeno il 15%Ciononostante, in Europa 1 persona su 4 non ha accesso alla radioterapia mentre nel nostro Paese il ‘parco macchine’ va rinnovato e ampliato per assicurare a tutti i pazienti il trattamento più efficace. È chiaro che sono necessari maggiori investimenti in radioterapia, poiché questi investimenti non solo porteranno a un maggior numero di vite salvate, ma anche a un ritorno dell’investimento nel tempo. Questa lacuna non può essere colmata senza l’aiuto delle Istituzioni, delle Associazioni di pazienti, di tutti gli operatori sanitari e della comunità di ricerca, affinché migliorino la comprensione della radioterapia e la sua posizione nell’ambito dell’assistenza oncologica globale. Per garantire che tutti i pazienti che ne hanno bisogno abbiano accesso a una radioterapia di alta qualità come parte delle loro cure, invitiamo tutti gli interessati a diventare ambasciatori attivi della radioterapia oncologica, per promuovere questa disciplina e colmare il divario nell’utilizzo sul territorio nazionale”.