Cava de’ Tirreni: al Moro Groove Master Quintet

Venerdì 12 marzo riflettori puntati sul Groove Master Quintet, il gruppo guidato dal vocalist Gegé Telesforo e comprendente il tastierista Alfonso Deidda, il sassofonista Max Ionata, il bassista elettrico Dario Deidda e il batterista Roberto Gatto.Con in prima linea il carismatico vocalist, percussionista e entertainer Gegè Telesforo, poliedrico talento scoperto ormai parecchi anni fa da Renzo Arbore, con il Groove Master Quintet è artefice di una brillante sintesi tra funk, Swing, Be Bop, lo storico Blue Note sound degli anni Sessanta e altro ancora. Gegé Telesforo – che vanta collaborazioni con Ben Sidran, Dee Dee Bridgewater e altri – è il maestro di cerimonie, la voce narrante di un laboratorio musicale che trae la propria linfa vitale dal concetto di groove, riproposto nella sua essenza più pura. Svettando su una base musicale tanto solida quanto variegata, i vocalizzi scat del leader assicurano spettacolo e divertimento.Il cantante percussionista si esibirà venerdì 12 marzo alle ore 22.30 dal palcoscenico del RistoPub Il Moro del Borgo Scacciaventi della cittadina metelliana dove non mancherà di presentare anche pezzi del suo nuovo repertorio. Brani realizzati per il suo quintetto So Cool 5et del quale fanno parte Dario Deidda al basso, Alfonso Deidda al piano, flauto, alto e baritono, Max Ionata al tenore e soprano, e Amedeo Ariano alla batteria, raccolti in un album che coinvolge per l’originalità delle composizioni che spazia ritmicamente dallo swing al be-bop, dal latin-jazz al groove, con un suono inconfondibile creato dall’impasto della voce e i sassofoni. Nato artisticamente con Renzo Arbore, che ne ha scoperto le incredibili doti vocali, Telesforo ha saputo nel corso degli anni individuare un proprio progetto di ricerca, che ha nello scat (l’improvvisazione con la voce) la sua peculiarità. Rispolverando quest’arte quasi dimenticata all’estero, e da noi mai esistita, il vocalist foggiano ha saputo raccogliere attorno a sè il meglio della scena fusion: indimenticabili i suoi concerti, a metà degli anni Ottanta, in cui si divertiva a rinnovare vecchi standard del jazz, in virtù di arrangiamenti mozzafiato e trovate armoniche spiazzanti. In seguito, ha saputo affermarsi anche all’estero duettando più volte con Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, DeeDee Bridgewater e molti altri. Negli Stati Uniti, grazie al sodalizio con Ben Sidran – pianista, cantante e raffinatissimo critico musicale – Telesforo ha trovato una seconda patria, collaborando con i musicisti più in vista, incidendo i suoi dischi nello studio di registrazione di Prince, e trovando il modo per esportare la sua musica fino in Giappone, dove ha collezionato una serie di “sold out”. Da qualche anno, la sua ricerca musicale si è indirizzata sul versante di un funk aggressivo e purissimo, in cui gli elementi jazzistici e improvvisativi si saldano a una rigorosa e infallibile ritmica dominata dal “groove”.