Roccapiemonte: ComVass, prof. Angela Rescigno premiata da Bimed
Gli alunni del Comvass da anni partecipano con entusiasmo, al format Bimed (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) Staffetta di Scrittura creativa e della Legalità, guidati con professionalità dai docenti dell’Istituto, coordinati da Angela Rescigno.
Uno degli obiettivi che Bimed persegue con la Staffetta è quello di mettere in contatto gruppi di allievi e docenti lontani tra loro, che pur non conoscendosi, decidono di condividere la realizzazione di una storia. Partendo dall’ incipit di uno scrittore, dieci classi di dieci scuole diverse che si trovano sia nel Nord che nel Sud del Paese, scrivono un capitolo fino ad arrivare a un libro di 10 capitoli. Gli allievi si sentono parte integrante di un gruppo , fanno squadra, collaborano alla realizzazione della storia riflettendo, divertendosi, appassionandosi. Vengono stimolati a educare la creatività, operare consapevolmente con i processi del pensiero divergente, in questo caso, attraverso il medium linguistico. Ossia allenare la mente, lavorando su testi, in processi che caratterizzano la strutturazione del pensiero, consentendo di sviluppare le capacità creative ed applicarle ai vari contesti di vita. In un mondo che privilegia le immagini, con la scrittura viene restituita alla parola la sua accezione più profonda: la potenzialità espressiva. Il laboratorio di scrittura non può prescindere dalla lettura: è un’opportunità per sviluppare il piacere di scrivere. Gli allievi vengono invitati a esprimono in modo originale la propria idealità, assegnando alla scrittura uno scopo, sentendo significativa la scrittura scolastica: fattore importante per l’autoconoscenza e l’autostima. Utilizzano la scrittura per alzare lo sguardo verso l’orizzonte, la scrittura che apre le porte a capacità che ha il mondo di andare avanti a prescindere da noi che, però, nel nostro piccolissimo possiamo comunque orientare il suo girare nel verso giusto che è, poi, il verso del bene, del futuro, del rispetto per l’altro e per l’ambiente, della possibilità che abbiamo di condizionare l’evoluzione. Immaginando che la nostra vita e il nostro attraversare il mondo non siano in nessun caso deleteri per chi dovrà venire dopo di noi.