Condom a scuola?

di Rita Occidente Lupo

Fa seriamente discutere l’installazione di distributori condom nelle scuole. La notizia, destinata a sconvolgere inizialmente, è finita poi quasi in sordina. Sempre così: i bombardamenti mediatici, a volte, cedono il passo alla banalità. All’abitudinarietà. La proposta, in nome dell’educazione all’amore senza tabù. E nella lotta alla prevenzione. La risposta della Chiesa, contraria. Per tema che la sessualità possa banalizzare il messaggio profondamente vitale insito in essa. Tra i giovani, spesso, la scuola ha tentato d’avviare progetti sperimentali anche sulla prevenzione alle malattie quali l’Hiv o sull’uso della sessualità. In tale ottica, l’idea dell’associazione che s’è resa pioniera dell’iniziativa. Tra i banchi, in cui si trascorrono diverse ore della giornata, in cui ci si può servire di tutto. I distributori di preservativi, per molti, quasi un incentivo a far vivere la sessualità anche trasgressiva. Un input a chiudere gli occhi su certi approcci interpersonali, poco intrisi d’amore e più accelerati sulla nota edonistica. Insomma, l’amore, quello che dovrebbe reggere la relazionalità tra i due sessi, completandosi con la sessualità, rischierebbe di passare in serie B.  Secondo la Chiesa. Tale motivazione, che ha scatenato svariate polemiche sulla presunta rigidità ecclesiale, offre ulteriori chiavi di lettura, che a nessuno è venuta voglia d’interpretare. Possibile che a scuola occorra anche “avere a portata di mano” lo strumento per evitare “complicanze” sessuali indesiderate? Perchè  a scuola occorre sperimentare anche la sessualità?

2 pensieri su “Condom a scuola?

  1. Gentile Direttrice,
    il suo articolo si chiude, saggiamente, con degli interrogativi. Come sono installati distributori di coca cola e di merendine (con relative mafie di gestione) e non distributori di sigarette o di birra, devo supporre che sia un’ordinanza del Ministro a rispondere agli interrogativi. Poiché l’aspetto sessuale del giovane riguarda solo il giovane e non la chiesa o altri, penso che un buon distributore faccia meglio che una gravidanza infelice o una malattia.
    Cordialità
    Salvatore Ganci

  2. Pienamente d’accordo col sig. Salvatore Ganci. L’Italia deve porsi alla pari dei Paesi più sviluppati culturalemnre ed economicamente. La Chiesa si occupi di problemi più seri come il profondo squilibrio economico-sociale che essite fra il Nord del Paese e il Meridione d’Italia, fra cittadini di serie A e cittadini di serie C, visto che la politica non lo fa e non lo può fare, sia la Chiesa a rilanciare la Questione Meridionale per quel senso di giustizia per cui dice di battersi da sempre.

I commenti sono chiusi.