Il Vangelo della Domenica commentato – Abbazia Della Scala

 “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei” Gv 8,1-11

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». “Parola del Signore”  “Lode a Te, o Cristo”

Padre  Antonio  Cassano

Già da mercoledì scorso – Mercoledì delle Ceneri – la comunità dei credenti in Cristo, la Chiesa, vive un particolare momento dell’anno che è detto Quaresima. La parola quaresima viene a noi dal latino quadragesima, sottointeso dĭe(m), ossia ‘quarantesimo giorno’ prima della Pasqua. È un periodo di preparazione alla celebrazione più solenne della Chiesa, la Pasqua appunto, nella quale ricordiamo e celebriamo la beata Passione, morte e Resurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo. Sono, quindi, quaranta giorni di preparazione a quel grande evento, allo scopo di arrivare nella migliore disposizione possibile a viverlo.In che modo? Avendo una comprensione più profonda della vita di Cristo, di ciò che ha fatto per noi, per ciascuno di noi, come dice Paolo quando scrive: Cristo mi ha amato e ha dato se stesso per me. E giunge alla conseguenza: Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Allora la quaresima è tempo di maggiore coscienza di essere stati amati da Cristo tanto da morire per noi, e per questo di averlo scelto come Signore della nostra vita, e aderire sempre meglio a lui, al suo insegnamento, per passare insieme a lui alla vita nuova. Ecco perché oggi ascoltiamo Luca raccontarci come Gesù è stato tentato dal diavolo e come l’ha vinto, per insegnarci come anche noi siamo tentati e, seguendo il suo esempio, possiamo vincere. Dal fiume Giordano, dopo il battesimo, Gesù colmo di Spirito Santo è guidato dallo stesso Spirito nel deserto. Qui, per quaranta giorni è tentato dal diavolo per tre volte, ma in realtà si tratta di un’unica tentazione sotto tre aspetti. Il diavolo, proprio come dice il suo nome, cerca di dividere Gesù dal Padre. Nel battesimo era venuta una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato»[vi), ora, il divisore cerca di mettere il dubbio nell’animo di Gesù, quello di essere veramente amato dal Padre. Ecco allora che lo tenta facendo in modo che si renda indipendente dal Padre: hai fame? Sei il figlio di Dio? Procurati il cibo con la tua potenza! Poi lo tenta sul dominio, chiedendo che si rivolga a lui, il diavolo, e non a Dio, per avere potere e gloria: se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo. Infine lo prova inducendolo a tentare lui stesso il Padre: Gèttati giù dal tempio, tuo Padre ti salverà, lo ha detto! Il divisore è vinto e si allontana, ma tornerà nel momento fissato, cioè durante la passione: Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto» (Lc 23,35). Come Gesù vince la tentazione? Rimanendo attaccato al Padre, ossia ricordando le Sue parole, perché le parole della Scrittura sono le parole del Padre, e sapendone dare anche la giusta interpretazione.In questo modo Gesù ci insegna che la tentazione è sempre voler mettere divisione, separazione, tentandoci con il potere, con il presumere di noi stessi, con il soverchiare gli altri, con lo smentire Dio. Cammino quaresimale – e cammino di vita cristiano – è non cedere a questa tentazione e sapere che possiamo vincerla, non da noi stessi, ma ricordando le parole di nostro Padre, che nel battesimo ci ha colmati del Suo Spirito: il Suo amore in noi.