Regione Campania: emergenza Covid, Unità di Crisi, Scuole, ordinanza n.1, presentata documentazione a Tar

Regione Campania: emergenza Covid, Unità di Crisi, Scuole, ordinanza n.1, presentata documentazione a Tar

Sintesi dei contenuti delle documentazioni (il verbale dell’Unità di Crisi) inviate al Tar Campania in relazione all’ordinanza n.1 del 7 gennaio 2022:

Esiti riunione Unità di Crisi del 7 gennaio 2022 – Trasmissione relazione

L’Unità di crisi regionale si è riunita in data 7 gennaio 2022, al fine di analizzare la situazione epidemiologica sul territorio regionale.
La relazione prodotta è stata approvata all’unanimità dei componenti.
Alla riunione, in particolare, hanno partecipato tutti i Direttori Generali delle AASSLL campane.

All’esito della riunione svolta in data odierna, l’Unità di crisi regionale ha segnalato che “nelle ultime due settimane i contagi sono aumentati considerevolmente nella fascia 0-44 anni ed anche i decessi sono in progressivo aumento. La circolazione del virus nei giovani è estremamente ampia come sopra riportato. Con riferimento alla Campania l’Rt risulta attualmente pari a 1,61, con gli indicatori di sorveglianza che disegnano per la Campania uno scenario di tipo 4, con un’incidenza complessiva di 1511/100.000, e con proiezione di oltre il doppio, con Rt pari a 2,25 per la settimana prossima, con conseguente previsione di un enorme aumento dell’impatto sulle degenze Covid. I prelievi delle acque reflue attestano che la variante omicron è estremamente diffusa sul territorio regionale, in misura nettamente superiore alla media nazionale, con conseguente ampia velocità di diffusione dei contagi (omissis). Per tali ragioni, connesse alla straordinaria diffusività del virus nella variante omicron, sul territorio regionale, si ritiene indispensabile rinnovare le
misure anti assembramento previste dalle menzionate ordinanze regionali e avviare una riflessione sulla introduzione di ulteriori misure (omissis). Con riferimento al numero di soggetti attualmente positivi nella fascia d’età 0-19 anni si registra un incremento pari a circa il 30 % rispetto alle scorse settimane.

In regione Campania venivano rilevati n.118 focolai scolastici comunicati alla chiusura delle scuole per le festività
natalizie e un totale di n.9781 focolai nella settimana 27.12-.2021- 2.1.2022, di cui nuovi focolai nell’ultima settimana pari a n.6963. Passano, inoltre, a n.13150 i nuovi casi di infezione confermata dal Sars-Cov-2 non associati a catene di trasmissione note, a fronte di un numero pari a 5800 della settimana precedente. Si evidenzia inoltre un significativo aumento dei ricoveri nella fascia pediatrica prevalentemente per pazienti Sars-Cov positivi sintomatici con età inferiore ai 10 anni, il cui numero è raddoppiato in 10 giorni. Inoltre si registra un notevole accesso (circa 70/giorno al PS dell’Ospedale pediatrico Santobono) di bambini della medesima fascia di età, Sars-Cov positivi, con sintomatologia più lieve che vengono pertanto rinviati al TREND Sintomatici dal 26/12/2021 al 7/01/2022 con Linea tendenza previsionale
2000
1500
1000
500
0
-500
Lieve
Lineare (Lieve)
Lineare (Severo)
Pauci-sintomatico
Lineare (Pauci-sintomatico)
Severo
Espon. (Severo)
Regione Campania
domicilio. Desta preoccupazione, inoltre, il dato relativo all’occupazione di posti letto in terapia intensiva e
in area medica, la cui saturazione ha una probabilità superiore al 50% in entrambe le aree nei prossimi trenta
giorni. Lo scenario 4 impone l’adozione di misure straordinarie di contenimento.(omissis). In particolare, nella
odierna seduta ciascuna delle ASL campane ha attestato di aver ricevuto richieste dai Comuni e dagli Istituti
scolastici di supporto in vista della riapertura delle scuole prevista per il prossimo 10 gennaio, ma di essere
nella impossibilità di assicurare il contact tracing e gli screening prescritti dal decreto legge 5 gennaio 2022
relativamente alla popolazione scolastica (rilievi a T0-T5), per l’enorme attuale pressione sulla organizzazione
sanitaria, impegnata nella somministrazione di tamponi ai contatti di soggetti positivi, nella gestione delle
quarantene e dei soggetti positivi fino alla negativizzazione nonché nella prosecuzione della campagna
vaccinale.

E’ allo stato in programma l’avvio in data 10 gennaio 2022 della somministrazione delle terze dosi alla fascia d’età 12-15 anni mentre relativamente alla fascia d’età 16-18 la stessa è in corso(omissis). Tutti i componenti dell’Unità di crisi condividono che lo scenario 4 attuale imponga decisioni immediate e straordinarie e che, in particolare, non possa prescindersi dalla sospensione delle attività in presenza, quantomeno nelle scuole dell’infanzia e del ciclo primario e secondario di primo grado. Trattasi, infatti, di una platea in cui la diffusione del virus raggiunge altissimi picchi di incidenza in tutte le province della Regione, per la quale prima della chiusura prefestiva si sono già registrati numerosissimi focolai, e che è particolarmente a rischio di contagio perché attualmente vaccinata solo in piccola parte e con grandi rischi di amplificazione della pandemia attraverso i contatti diretti con i coetanei e con l’ambiente familiare, tenuto conto della difficoltà di applicare a detta fascia le regole di prevenzione sanitaria diffuse tra gli adulti.
Secondo quanto rilevato ed attestato dai singoli Direttori Generali delle ASL campane, la situazione attuale nei relativi territori non consente di assicurare il rispetto delle disposizioni introdotte dal Governo con il preannunciato decreto-legge del 5 gennaio 2022, fondato sull’autosorveglianza e sugli screening (omissis).”;
– che, all’esito della medesima seduta, in considerazione del contesto rilevato e degli scenari prefigurati,
l’Unità di crisi regionale ha adottato il provvedimento ad oggetto “ Sospensione temporanea delle attività assistenziali di elezione e di specialistica ambulatoriale nel SSR”, con il quale, avendo rilevato che “L’attuale situazione pandemica sta registrando picchi di contagio da covid-19 che stanno provocando crisi evidenti nella risposta assistenziale delle strutture sanitarie pubbliche. Le stesse prospettive a breve periodo non offrono dati rassicuranti per una subitanea inversione di tendenza, posto che l’indice RT in Campania e l’incidenza di casi positivi per centomila abitanti hanno raggiunto limiti tra i più alti dall’insorgenza della pandemia, e tra i più alti d’Italia, che si incardinano ormai nello scenario 4, per come disegnato dalle indicazioni dell’ISS.
Pertanto, al fine di consentire una rapida ottimizzazione dell’organizzazione ospedaliera per fronteggiare questa emergenza, di impegnare il personale sanitario pubblico e convenzionato in via prioritaria alla gestione dei pazienti covid, visto il perdurare dello stato di emergenza e delle disposizioni che consentono alle Regioni di prevedere una rimodulazione e/o sospensione delle attività di ricovero, ravvisata la necessità garantire la disponibilità di un più adeguato numero di posti letto sia nella degenza medica che chirurgica da dedicare ai pazienti affetti da covid-19, ritenuto a scopo preventivo di dover attivare ogni utile iniziativa tesa a ridurre il rischio di contagio”, ha disposto:

a) la sospensione, a far data dal 10 gennaio 2022 e fino a nuova espressa disposizione, dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le Strutture sanitarie pubbliche stabilendo la possibilità di effettuare solo ricoveri con carattere d’urgenza “non differibili” provenienti dal Pronto Soccorso o per trasferimento da altri Ospedali, con la precisazione che tale sospensione è valida per tutti i ricoveri programmati, ad eccezione dei ricoveri per pazienti oncologici, oncoematologici, di pertinenza ostetrica, trapiantologica, nonché delle prestazioni salvavita e di quelle la cui
mancata erogazione può pregiudicare nell’immediato la salute del paziente e, pertanto, non procrastinabili;
b) la sospensione, a far data dal 10 gennaio 2022 e fino a nuova espressa disposizione, di tutte le attività di specialistica ambulatoriale, nelle medesime strutture, che non siano caratterizzate da urgenza o indifferibilità (attività ambulatoriali per le prestazioni di oncologia, oncoematologia, dialisi e radioterapia e attività di screening oncologico);

c) che il personale che si libera dalla gestione ordinaria deve essere destinato all’attività di ricovero e trattamento dei pazienti COVID;
Alla luce di tali elementi ed in considerazione dello scenario ormai delineato in regione Campania, appare mandatario avviare qualsiasi ulteriore sistema di contenimento al fine di ridurre drasticamente ogni ulteriore diffusione del virus che potrebbe determinare un drammatico stop dell’assistenza sanitaria, anche alla luce di una così rapida crescita e quindi domanda di posti letto.