Salerno: ultimo saluto all’on. Enzo Fasano, amico di tutti
Rita Occidente Lupo
In tanti stamane al Duomo, per l’ultimo saluto esequiale all’amico, al politico, all’uomo impegnato con pacato equilibrio nel sociale, mantenendo un profilo sempre moderato, rispetto anche a beghe e vis politiche.
Questo il commento del Parroco don Michele Pecoraro, che ha concelebrato l’Eucarestia con don Benedetto D’Arminio. Non è mancato, a preludio, il saluto ai familiari dell’Arcivescovo Andrea Bellandi, impossibilitato a presiedere il rito funebre in quanto impegnato in un incontro presbiteriale. Dal Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, al Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, dagli on. Edmondo Cirielli, Gigi Casciello, Maurizio Gasparri e Mara Carfagna, a consiglieri comunali, Sindaci, militanti di Partito, gente comune. In tanti dal Paese e politici al di là del colore partitico, perché Enzo Fasano ha percorso un autorevole tratto di storia politica del nostro tempo.
Uomo di Destra, ha sempre tenuta alta la sua appartenenza anche nelle file forziste. Molteplici gl’incarichi ricoperti a livello locale, regionale e nazionale. Tanti i suoi compagni di strada, ma l’amico d’ogni viaggio, a lui legato a doppio filo, Gasparri, che commosso notevolmente ha ricordato come anche negli ultimi giorni di vita Fasano progettasse per appuntamenti politici imminenti, non perdendo quella verve strategica nel pensare all’affermazione del Partito nell’intera Provincia. Il toccante momento del distacco fisico, non esente dal dolore umano, come ricordato da don Pecoraro che, nel porgere la sua piena vicinanza alla moglie Anna Senatore, al figlio Giovanni, padre di un vispo frugoletto, Vincenzo junior, che ha rallegrato gli ultimi giorni terreni del parlamentare, ha trasmesso la certezza che ora Enzo è nelle mani del Padre, in una dimensione diversa da quella terrena, nella pienezza della gioia, a preludio della resurrezione. Tra qualche lacrima furtiva, lo sguardo basso sotto le mascherine anti contagio, lo scrosciante applauso corale all’uscita della bara dalla Cattedrale, rimandando ad Enzo il calore e la gratitudine per il suo impegno sociale. Ciao Enzo, la terra ti sia lieve!