Bracigliano: GAL, IGP Ciliegia
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la registrazione della domanda. Tra tre mesi, se non ci saranno opposizioni degli Stati membri, la Ciliegia di Bracigliano sarà ufficialmente iscritta nel registro europeo delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche protette.
“Abbiamo lavorato molto per il raggiungimento di questo obiettivo – afferma Francesco Gioia, presidente del GAL Terra è Vita – abbiamo stanziato fondi per seguire e sostenere tutto l’iter procedurale e adesso investiremo nell’apertura di uno sportello ad hoc che, con il supporto di Confagricoltura e dell’Ente certificatore CSQA, accompagnerà tutti i produttori per fare in modo che il loro prodotto possa beneficiare della IGP”.
Il GAL è stata la parte più attiva, in sinergia costante con i produttori e le amministrazioni locali, comprese nell’areale della IGP, in particolare con l’Amministrazione di Bracigliano, nelle persone dell’ex sindaco Antonio Rescigno e dell’assessore Aliberti, dando vita al Comitato Promotore presieduto da Antonio Calvanese che, grazie anche al supporto dell’ufficio di Bruxelles di Confagricoltura, ha permesso di completare l’iter procedurale per ottenere la certificazione del disciplinare scritto dal professor Vincenzo De Feo del Dipartimento di Farmacia, Agraria dell’Università degli Studi di Salerno.
“Abbiamo costruito un percorso vincente – aggiunge Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno – per il quale abbiamo lavorato e per il quale continueremo a impegnarci per fare in modo che la certificazione sia solo un punto di partenza per le aziende agricole impegnate nella produzione della ciliegia di Bracigliano”.
Un impegno che trova conferma nelle parole del direttore del Gruppo d Azione Locale Terra è Vita Giovanni Giugliano, il quale afferma che “nei novanta giorni che ci separano dall’ufficialità della certificazione ci prepareremo per fornire tutta l’assistenza necessaria a garantire la certificazione delle aziende produttrici, rinnovando il lavoro di raccordo con i produttori e il territorio per la nascita di un Consorzio di tutela”.