Pagani: presentazione libro del dottore Gerardo Torre “Un medico normale”
Rita Occidente Lupo
Sarà presentato al Circolo dell’Unione, il 10 Dicembre 2022, alle ore 18,00, il libro del dottore Gerardo Torre “Un medico normale”.
L’autore, balzato all’attenzione delle cronache nazionali per il suo modo d’approcciare alla pandemìa e di gestire il rapporto coi pazienti. Rimasto sempre in campo in pieno Covid-19; mentre le immagini di morti ed intubati, tra inesperienza ed improvvisazione sanitaria s’accampavano seminando sgomento e paura; quando i medici dirigevano, discrezionalmente o assenteisti, giacché la medicina sul territorio quasi inesistente, le mitraglianti richieste di assistiti in preda al panico ed a sintomi diffusi, spacciabili per Covid. Nel gran clamore su come e chi dovesse gestire una bufera sanitaria, giunta inaspettata, in una Regione che vive già normalmente di precarietà a riguardo Torre, in barba ad ogni vaccino, giunto come strenna natalizia mesi dopo rispetto al lockdown di Marzo 2020, fedele al suo giuramento ippocratico, senza remora al capezzale dei tanti pazienti che lanciavano un SOS!
“Il medico deve visitarlo il paziente, non può gestire telefonicamente il caso- mi dichiarava nelle diverse interviste che ebbi modo di rivolgergli, tra una visita e l’altra giacché non si concedeva tregua”. Al di là di protocolli e di distanze di sicurezza, Torre è restato fermo alle sue convinzioni, raccomandando le terapie domiciliari tempestivamente, alle prime avvisaglie del virus. Sempre disponibile verso tutti, e questo è il bello: mentre i medici di base si davano alla macchia, irrintracciabili, i centralini in tilt dei nosocomi, le ambulanze accodate per poter accedere alle prime cure ospedaliere, Torre continuava secondo la medicina tradizionale a suggerire flebo, antinfiammatori e quant’altro secondo lui potesse servire a fronteggiare il virus. Oltre al grande sostegno psicologico che dava ai pazienti, la sua competenza professionale! In tanti a rendergli testimonianza, grati che grazie ai suoi consigli, ancora in vita! Bandendo chiacchiere e subdole manovre per tentate radiazioni professionali, reo d’aver osato sfidare la linea dura dei protocolli! C’è chi oggi gli dice grazie, perché ha avuto nella prima ondata da Covid, non solo tanta paura di non farcela, ma anche la fobìa che il virus non gli regalasse ancora giorni di vita, a causa della mancanza di respiratori, che addirittura richiedeva di scegliere tra i pazienti, a chi donar ancora giorni. Dal profondo del cuore in centinaia dicono GRAZIE al Dottore Torre, perché la Medicina è davvero un’arma miracolosa, per il bene dell’individuo: coloro che hanno scelto il camice bianco hanno dovuto mettere in conto anche di poter finire in trincea per poter salvare vite. Torre non ha mai abiurato a tale convinzione ed il suo squisito tratto umano, senza mai montar in gloria, esempio per tanti che approcciano alla professione forse sotto gamba o perché allettati da possibili facili guadagni!