Battipaglia: Etica, elezione Presidente Sub Ambito distrettuale “Il grande pasticcio”
Lascia sinceramente basiti , la nota del Sindaco di Pontecagnano sul colossale pasticcio DA LUI combinato in occasione della elezione del Presidente e Vice Presidente del Sub Ambito Distrettuale Picentini/Battipaglia, per l’attacco, anche personale, alla Sindaca di Battipaglia che trabocca di approssimazione nel valutare l’accaduto, di violenza verbale davvero fuori luogo, oltre che di cattivo gusto.
La Sindaca Francese è innanzitutto una signora.
Nessuno, rispettoso prima di tutto di se stesso, potrebbe decidere di “inabissarsi “ verso i livelli della polemica politica verso i quali il Sindaco di Pontecagnano vorrebbe trascinare la discussione.
Noi no!
Noi non abbiamo le stesse remore della Sindaca e pertanto riteniamo opportune alcune precisazioni, ma prima di tutto restiamo fermamente convinti che il Sindaco di Pontecagnano bene farebbe a presentare le sue scuse, non solo alla Sindaca Cecilia Francese ma anche ai Battipagliesi e agli abitanti del Sad Battipaglia-Picentini.
Ma andiamo per gradi.
La Regione Campania, con una legge del 2016, ha suddiviso gli Ambiti Territoriali in aree omogenee denominate Sub Ambiti Distrettuali (SAD).
Tale legge però non dice che tra i criteri di scelta delle aree omogenee si sarebbe dovuto tener conto della “omogeneità politica “.
Il buon senso avrebbe voluto che Battipaglia ed Eboli fossero nello stesso SAD: oltre alla omogeneità territoriale, condividono la stessa zona industriale sulla quale insistono una moltitudine di impianti di trattamento dei rifiuti oltre all’impianto di compostaggio e lo STIR dell’EDA.
Il buon senso!
Invece, in aperta contraddizione con quanto disposto dalla Norma Regionale e da quanto da essa stessa affermato, l’EDA (l’Ente D’Ambito) con una scelta che rappresenta un enigma, uno di quei misteri che la generazione politica dei nostri giorni trasferirà ai posteri, ha creato sub ambito definito “ Piana del Sele /Porte del Cilento” spacchettando, in modo stupefacente, l’area della Piana Sele tenendo fuori il Comune di Battipaglia.
Quale sia la “omogeneità “ fra Eboli e i Comuni dell’Alto Cilento rimarrà un mistero.
Battipaglia viene abbinata, senza neanche continuità territoriale ( alla faccia della tanto fortemente affermata omogeneità e della funzionalità del sub ambito) ad altri comuni dei Picentini.
Battipaglia fa notare questa “ incongruità” ( la vogliamo chiamare così per essere buoni ? ). Preso atto di una scelta indifendibile sia sul terreno normativo che su quello tecnico/funzionale la città più grande della Piana del Sele viene aggregata al SAD dei Picentini , allora in via di definizione , che diventa Picentini/ Battipaglia.
Un capriccio della Sindaca Francese? La Sindaca Francese ha voluto far perdere tempo? A chi?
Quali sono i criteri che hanno fatto propendere l’EDA di associare Battipaglia al SAD “Picentini “?
Capiamo che il Sindaco di Pontecagnano, per ordini di scuderia, non ha la agibilità politica di contestare le scelte dell’EDA nella suddivisione dei SubAmbiti, ma cercare di scaricare la responsabilità sulla Sindaca di Battipaglia è davvero cosa che appare se non incommentabile per lo meno disdicevole.
Il Sindaco di Pontecagnano prosegue con altra affermazione lapidaria: “ La discussione del capofila, sin dall’inizio, non è stata mai messa in discussione, e su questo c’è un consenso fortissimo dei sindaci che si sono espressi “.
Tale dichiarazione è vera solo nelle parole e non nei fatti.
Durante la riunione 26 gennaio alcuni comuni si sono allontanati e non hanno votato; altro che “consenso granitico”. Emerge esclusivamente la legittima aspirazione (queste si in prospettiva elettorale!) del Sindaco di Pontecagnano; rimane, inoltre, il cattivo gusto della prova di forza, l’atteggiamento di chi si vuole imporre senza la discussione con tutti i comuni che fanno parte del SAD.
Ma ci rendiamo conto che questa logica della “ imposizione delle scelte” è diventata di gran moda da qualche tempo.
Evidentemente sfugge al Sindaco di Pontecagnano che per vestirsi di autorità, e provare a fare il “blitz” occorre avere i numeri. E lui i numeri ha dimostrato di non averli; se è vero che, così come è vero, è stato eletto alla presidenza del SAD Picentini/Battipaglia da un numero di Sindaci che rappresentano il 47% della popolazione del Subambito stesso.
A proposito. Ma possiamo chiedere (per un amico!) perché si è contestato il Segretario verbalizzante della assemblea del SAD per avere inserito nel verbale quale fosse la percentuale di popolazione che rappresentano i sindaci che hanno eletto il Sindaco di Pontecagnano a Presidente del SAD?
3 ) Ma proviamo ad andare nel merito tecnico della procedura elettiva.
La riunione dell’assemblea, ex art. 4, comma 1, della convenzione fra i Comuni, è convocata dal Sindaco del Comune più popoloso. E fin qui nessuna contestazione: Battipaglia ha proceduto a convocare la assemblea dei sindaci del SAD.
Allo stesso articolo, al comma 7, quando si parla di regolarità della seduta, si legge testualmente:
“L’Assemblea è regolarmente costituita, in prima convocazione, con la presenza dei sindaci rappresentanti i 2/3 degli abitanti e i 2/3 dei comuni ricompresi nel SAD. In seconda convocazione l’Assemblea si ritiene regolarmente costituita con l’intervento dei sindaci rappresentanti la maggioranza degli abitanti del SAD ed almeno 1/3 dei comuni del SAD. “ . Qui inevitabilmente sorge (spontanea?) una domanda: al momento della votazione del Presidente, i Comuni presenti rappresentavano il 47% della popolazione del SAD.
Tutto regolare? Noi abbiamo qualche dubbio. Vediamo:
Poiché si era in seduta di seconda convocazione il quorum strutturale prevede la presenza :
a) di almeno 1/3 dei comuni del SAD . E quella c’era!
b) di almeno la maggioranza degli abitanti del SAD che dovrebbe essere (almeno che la matematica non sia diventata una opinione.) il 50% + 1 degli abitanti. E questa maggioranza non sembra ci fosse! O no?
Se così fosse ci sarebbe una nullità della votazione per mancanza del numero legale!
Allo stesso articolo 4 , ma al comma 2, la convenzione recita: “2. Nella prima seduta, l’Assemblea elegge il Presidente ed il Vicepresidente, a maggioranza assoluta. “la maggioranza assoluta di cosa ? Il comma 2 non lo dice.
La risposta che viene dal Sindaco di Pontecagnano, dopo essersi consultato con l’EDA è chiara: la maggioranza assoluta dei Comuni.
Sicuro? Sembra che lo stesso Segretario Verbalizzante aveva osservato che la risposta stava nel comma8 dello stesso articolo 4.
E cosa dice questo misterioso comma 8 di quello stesso articolo 4 ?
Lo riportiamo testualmente: “Le decisioni sono deliberate a maggioranza dei partecipanti alla seduta e sono validamente assunte se è raggiunto un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli abitanti del SAD“.
“LE DECISIONI” quindi. E la elezione del Presidente del SAD e del Vice Presidente cosa è se non una decisione assunta dalla Assemblea del SAD?
Noi non sappiamo chi sia l’esperto di Diritto Amministrativo cui il Sindaco di Pontecagnano dice di essersi rivolto per sentirsi suffragare la propria posizione, ma a noi sembra che il combinato disposto del comma 2 e del comma 8 dell’articolo 4 della convenzione sia evidente:
Per assumere le decisioni , normalmente, c’è bisogno di un doppio quorum funzionale :
a) la maggioranza dei partecipanti alla seduta ( cioè la maggioranza dei Sindaci presenti),
b) la maggioranza degli abitanti del SAD.
In occasione della elezione del Presidente e del Vice Presidente , proprio per la importanza della
“DECISIONE” occorre addirittura quella che viene definita “maggioranza qualificata “:
a) la maggioranza assoluta dei presenti ( non la maggioranza relativa come per le altre decisioni.)
b) la maggioranza degli abitanti del SAD.
Questi elementi c’erano al momento del voto col quale la assemblea del SAD ha eletto Presidente e
Vice Presidente? Pare proprio di no!
In conclusione :
Non c’era il quorum strutturale ;
Non c’era il quorum funzionale;
Allora quando il Sindaco di Pontecagnano accusa la Sindaca di Battipaglia di fare perdere tempo, forse farebbe bene a porsi con spirito libero dinanzi allo specchio e chiedere a se stesso :”Ma perché fai perdere tempo?”
Infine il capolavoro del Sindaco di Pontecagnano si compie quando chiede (a giusta conclusione di un pasticcio tecnico e politico come sopra ricostruito.):
“Se la collega Francese aveva i numeri per essere eletta perché è scappata ed ha abbandonato l’assemblea? Questo non è atteggiamento di un sindaco….”.
Ora, al di là della preziosa lezione sul come si comporta un Sindaco che Lanzara ha inteso impartirci, vorremmo far notare che la Sindaca Francese come altri Sindaci si sono allontanati proprio per evitare spaccature verticali da manifestarsi con un voto.
Di tale “preziosa lezione” lo ringraziamo dal profondo del cuore perché, non essendo mossi dalla sua sicumera, siamo sempre pronti ad imparare, anche da lui.
Quale modo peggiore per iniziare la attività di un soggetto nuovo come il Sub Ambito Distrettuale.
Perché se è vero quello che lo stesso Sindaco di Pontecagnano sostiene, ossia che non bisogna perdere tempo, allora far partire il lavoro del Sub Ambito Distrettuale con un colpo di mano e con una spaccatura verticale è esattamente il modo di procedere teso a fare perdere tempo.
Una contraddizione in termini.
Ma vorremmo rassicurare il Sindaco di Pontecagnano: non lo diremo a nessuno!
Ma se quelle affermazioni non fossero solo ad uso elettorale , finalizzato a mostrare sui palchi questo altro trofeo della presidenza del SAD, il Sindaco di Pontecagnano non sarebbe andato al voto con il pasticcio conseguente , e di fronte alle rimostranze dei Comuni che poi hanno abbandonato l’aula, avrebbe fermato le bocce ed avrebbe aperto una discussione vera.
Ma, appunto questo presupponeva che quel concetto del non perdiamo tempo “ per utilizzarlo per il bene e l’interesse delle nostre città e non per le discussioni ”, fosse stato davvero assunto come principio ispiratore della azione amministrativa e non sbandierato quale foglia di fico tesa a coprire un pasticciaccio che mette in discussione l’operatività del SAD e la validità delle “ decisioni Assunte” ( A proposito di come si fa il Sindaco! Vuoi vedere che, forse , qualcosa da insegnare abbiamo anche noi?)
Grande confusione quindi , e chi è confuso non ci sembra la Sindaca di Battipaglia che chiede di ripristinare il rispetto delle regole per mettere il SAD in condizione di operare in piena armonia e condivisione delle scelte, ma chi si avvale di operazioni spregiudicate ed in violazione di norme, per affermare un proprio ruolo che , purtroppo per lui , non deriva da “ grazia ricevuta” ( e come avrebbe detto Peppino De Filippo : “ e ho detto tutto!”)!