“Battere la Diana”
Maria Amendola
Fino ad inizio ‘900, nel linguaggio militare l’espressione “battere la Diana” significava “dare la sveglia” ai soldati, e nel gergo moderno significa “alzarsi davvero molto presto”. La “Diana militare” era data dal rullo del tamburo, che iniziava poco prima dell’aurora, quando il riflesso del sole batteva sul pianeta Venere (stella Diana) che appariva ad Est prima del levar del sole. In genere, le colonne di fanteria durante le operazioni militari si mettevano in marcia all’alba, quindi non appena vi fosse luce a sufficienza per potersi muoversi con sicurezza, in tal modo da raggiungere gli obiettivi assegnati il prima possibile, e per evitare di marciare nelle ore di maggior calura. Per tali motivi i soldati venivano svegliati mezz’ora prima, per dargli modo di poter consumare la colazione e prepararsi alla marcia. In tempo di pace la sveglia veniva dato con squilli di tromba, ma durante le operazioni belliche era sostituito dal rullo dei tamburi, in quanto era un suono meno udibile da lunghe distanze e per evitare di fornire al nemico informazioni sugli spostamenti delle truppe. La “Diana” è il pianeta Venere, è visibile soltanto poco dopo il tramonto e poco prima dell’alba, per tal motivo gli antichi Greci e in seguito i Romani chiamavano questo pianeta “stella della sera” (al vespero nel cielo occidentale dopo il tramonto del Sole) e “stella del mattino” quando poco prima del sorgere del Sole brillava ad Est, quando brillava molto al mattino veniva chiamato “Lucifero” (dal latino “portatore di luce” o “anticipatore della luce”. Il pianeta Venere è anche associato alla dea Diana, in quanto in latino la radice del nome “die” significa “giorno”. Diana era la dea del “giorno” per i latini e popolazioni italiche, (prelatine).
Nel periodo del Dolce Stil Novo (XIII sec.) durante la versione mattutina del pianeta Venere, esso veniva chiamato “stella Diana”, che faceva riferimento al termine latino “dies” (giorno) ovvero la “stella che annuncia il dì ”. Non riferendosi quindi alla dea della caccia Diana. A bordo delle navi della Marina il turno di guardia dalle ore 04:00 del mattino fino alle ore 08:00, si chiama la “diana”, in quanto permette di assistere all’alba.