Salerno: FP CGIL su riforma Province e Città Metropolitane, lettera a Presidente Alfieri e a consiglieri
La Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica, come saprà, sta discutendo un testo unificato recante “Nuova disciplina in materia di funzioni fondamentali, organi di governo e sistema elettorale delle Province e delle Città metropolitane e altre disposizioni relative agli Enti Locali” che mira a operare un riordino degli enti di area vasta a quasi dieci dall’approvazione della Legge 56/2014.
L’elemento maggiormente innovativo rispetto alla normativa vigente è senza dubbio il ritorno all’elezione diretta degli organi di governo degli enti, superando il sistema introdotto con la legge Delrio e che in questi anni ha mostrato molti limiti. Una disposizione che si accompagna a una rideterminazione delle funzioni, in particolare, delle Province, che ne riconosce il ruolo decisivo nell’architettura istituzionale della nostra Repubblica.
Abbiamo salutato con favore l’avvio di questo percorso riformatore convinti che non sia più rinviabile la ridefinizione di un disegno organico delle amministrazioni territoriali che, partendo da una chiara definizione di ruoli e funzioni, crei un sistema integrato di livelli istituzionali capace di governare e indirizzare i processi sociali ed economici, con il conseguente ripensamento dei rispettivi sistemi di governo per restituire centralità agli organi assembleari espressione diretta dei cittadini.
Alla luce del testo in discussione, però, ci preme condividere con voi, in particolare e prioritariamente, un punto di assoluta criticità su cui vi chiediamo di supportare la nostra rivendicazione: il testo unificato in discussione non affronta in alcun modo le carenze di organico degli enti di area vasta né le necessità che – a fronte dell’auspicata riattribuzione di importanti funzioni alle Province – sia superato il blocco delle assunzioni e siano incrementate le dotazioni organiche al fine di assicurare l’effettiva capacità degli enti di esercitare le funzioni loro attribuite e garantire servizi adeguati ai cittadini.
La FP CGIL lo sostiene da tempo e, oggi, non è più rinviabile: serve un piano straordinario di assunzioni che consenta a Province e Città Metropolitane di adempiere agli importanti compiti che sono e saranno chiamate a svolgere e che ripiani la perdita di personale complessiva registrata tra 2015 e 2020, pari quasi 20.000 lavoratrici e lavoratori: il 52,5% degli addetti delle Province e il 19% delle Città Metropolitane in meno in 5 anni.
Il riconoscimento della piena dignità istituzionale di ogni ente passa anche e soprattutto dal fatto che sia messo nella condizione di operare. Il legislatore non può prescindere dalla stretta correlazione che deve esserci tra funzioni attribuite, risorse finanziarie necessarie ad esercitarle e dotazioni organiche adeguate a garantirne l’operatività, sia con la valorizzazione del personale già presente sia con un piano straordinario di assunzioni che cancelli gli effetti di anni di spending review e riforme inefficaci.
Le sfide che le crisi di questi anni e l’attuazione del PNRR stanno ponendo al Paese richiedono istituzioni pubbliche forti capaci di mettere in atto gli interventi e le progettualità necessarie ad assicurare lo sviluppo e la modernizzazione del Paese. Perché ciò sia possibile, è necessario un Piano Straordinario per l’occupazione pubblica di qualità.
Per questo Le chiediamo di supportare questa battaglia al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e farsi portavoce della richiesta al Parlamento di intervenire per modificare il testo del disegno di legge in discussione, prevedendo lo sblocco delle assunzioni e lo stanziamento di risorse necessario ad assumere personale, per garantire servizi, interventi e politiche adeguate a tutte le cittadine e tutti i cittadini.
Il Segretario Provinciale Enti Locali Il Segretario Generale
Alfonso Rianna Antonio Capezzuto