Assomare Italia – Fenailp Turismo: proposta “Abilitazione a navigazione per natanti”
La raccolta firme lanciata da Assomare Italia – Fenailp Turismo ha il merito di aver sollevato il problema della conduzione dei natanti pur senza avere nessuna esperienza pregressa. Il dibattito è tutt’ora in corso sui nostri canali social e vede la stragrande maggioranza di coloro che vi hanno partecipato, favorevole all’introduzione di una forma di abilitazione alla conduzione.
A 15 giorni esatti dal lancio della petizione abbiamo raccolto 1.767 firme, il che rappresenta un segnale significativo di interesse.
Le principali obiezioni dei (pochi) contrari riguardano essenzialmente l’aspetto economico, la preoccupazione per una sorta di limitazione della libertà ed un certo scetticismo sull’utilità dell’iniziativa.
Entrando un po’ più nel merito, la nostra proposta non mira ad introdurre ulteriori balzelli o intralci burocratici fini a se stessi, bensì ad introdurre il concetto della assoluta necessità che chiunque si metta al timone di una imbarcazione debba conoscere quantomeno le regole di base della navigazione, la conoscenza delle manovre di emergenza, l’utilizzo delle dotazioni di sicurezza e, soprattutto, avere almeno 10 ore di navigazione fatte con un istruttore abilitato.
Ci è stato contestato di voler favorire le autoscuole, ma la nostra idea è che trattandosi di un “patentino” le attività formative teorico pratiche possano essere tenute dai circoli nautici e dalle stesse aziende di noleggio, a condizione che abbiano degli istruttori qualificati, previo riconoscimento da parte delle Capitanerie di Porto a cui sarà demandato il potere di verifica sulla qualità della formazione erogata.
Questo orientamento consentirà di limitare sensibilmente i costi e ad accrescere la “Cultura del Mare” che è fatta di senso di responsabilità, rispetto, educazione e consapevolezza dei propri limiti.
Ovviamente il concetto vale anche per i tanti patentati che, spesso, “dimenticano” questi fondamentali principi.
Sicuramente non è la panacea, ma è un primo passo a favore del settore del diporto, perché riteniamo che la maggiore sicurezza in mare sia un elemento fondamentale di crescita di un fenomeno che sta diventando di massa e come tale ha sicuramente delle criticità.
Riteniamo che sia nell’interesse di tutti cercare di garantire il rispetto delle regole che, di fatto, è il vero fattore che può garantire la vera libertà di navigazione.
Nelle more di una eventuale approvazione di questa proposta, che deve necessariamente passare attraverso l’attività legislativa, stiamo pensando di sviluppare un progetto pilota, su base volontaria, che coinvolga gli attori principali: aziende di noleggio, circoli nautici e diportistici.