Salerno: don Rosario Bottiglieri “Contro deriva generazionale testimoniare a giovani Vangelo”
Rita Occidente Lupo
Sereno e sorridente don Rosario Bottiglieri ringrazia i fedeli che anche oggi, al Santuario Maria SS. del Carmine, dove é vice Rettore, passano a salutarlo ed a formulargli gli auguri onomastici con grande cordialità. Perché lui ha sempre una parola gentile per tutti: accogliente anche con chi scappa, dopo una rapida visita alla Vergine del Carmelo, prima d’avviare la giornata lavorativa. Già vice parroco alle frazioni di Mercato San Severino Corticelle e Monticelli, a Giffoni Valle Piana, mediatore culturale al Giffoni Film Festival, cappellano militare del corpo CRI, per lunghi anni al capezzale degl’infermi in ospedale, anche durante la pandemia. Per circa sei anni la sua presenza al nosocomio salernitano ben nota! Attualmente, oltre alla Chiesa del Carmine, segue i non udenti e tante famiglie che gli chiedono sostegno morale e spirituale in diverse difficoltà di vita. “Perché oggi, specialmente per i giovani- sostiene convinto- necessario ricevere punti di riferimento, spesso assenti in famiglia, perché non viene trasmesso più dai genitori il Vangelo, come un tempo. Occorre che le giovani coppie vengano formate, per poter affrontare il delicato ruolo genitoriale. Se manca alla base una salda convinzione nella fede, non vengono trasmessi ai figli quei valori fondamentali perché affrontino la vita con un bagaglio valoriale e spirituale atto a dare il senso all’esistenza. La mia devozione alla Vergine del Carmelo, spiccata: sono orgoglioso d’indossare lo scapolare, da terziario, perché m’affido a Lei ogni giorno. E questo cerco di trasmetterlo ai giovani, avvertendo impellente l’esigenza di essere autorevoli trasmettitori del Vangelo, nel momento in cui in famiglia non avviene. Oggi urge la testimonianza, per contagiare anche i tiepidi e gl’indifferenti, facendo capire che solo in Dio la salvezza!”