Eutanasia, tra polemiche e decreti
Straziante! Addirittura il dolore di un padre, altera la volontà del figlio. Se incapace di tutelarsi da solo, quest’ultimo, perchè imbavagliato dal dolore. Annientato. Due padri a confronto: Schiavo-Englaro. Due percorsi spirituali: cattolico-laico. Ora Beppino Englaro fa i conti con se stesso. Non facile, per lui, interminabili 17 anni, per sopportare il martirio della figlia. Condannata all’ibrido esistenziale del coma vegetativo, senza vivere nè morire. Mentre Eluana ancora sorride, sulle foto della sua giovinezza, i ceri sotto La Quiete. Ed il Parlamento, che s’azzuffa celerizzando il varo di una legge, (prevista per mercoledì 11 febbraio 2009), per quelle 2500 famiglie in Italia, che non reiteri più lo scempio di questi giorni. Il bollettino di morte Englaro, intorno alle 20,15 del 9 febbraio 2009, un terremoto emotivo. La svolta per l’eutanasia nel nostro Stivale. Morte per arresto cardiocircolatorio. Omissis la causa. Per inedia! Questa verità intuita, lacera l’aula parlamentare. Raccapriccia l’intero Paese, stretto intorno ad Eluana, al di là dell’applauso di dubbia provenienza radicale. Una verità, sotto gli occhi di tutti: l’urgenza di provvedere ad un caso umano, senza perdersi dietro querelle sterili e soggettivismi normativi. Il capogruppo dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, contro la prima carica dello Stato, “Io sono una persona responsabile”, imputandogli di non aver firmato il decreto. Rimbeccato dal presidente camerale Gianfranco Fini “E’ irresponsabile Gasparri ad attaccare il presidente della Repubblica”. Tutto forse peserà in termini istituzionali sulla politica imperante, ma sull’etica anche laica di chi deve saper guardare in faccia alla vita, scegliendola e tutelandola. Sempre! Papa Benedetto XVI l’ha ribadito in più occasioni. Dopo aver chiesto di scampare Eluana, inizia ora la sua crociata per scongiurare che la dolce morte possa imporsi sui “casi scomodi” della società. Nei confronti di tante patologie, che rendono la vita, a volte sospesa, contro il tempo!